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2004

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http://www.alpcub.com/rassegna_stampa_manifattura.htm

http://www.alpcub.com/Manifattura%20Legnano%20di%20Perosa.htm

 

telenovela

 

Prefazione 2004 

Postfazione 2004

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recensioni

https://www.collettiva.it/archivio-storico/rassegnait/letteratura-e-lavoro-in-italia-xf2cnah1

 

euro 13 (esaurito- ma ristampe artigianali di copie  del libro possono essere richieste a pon-sin-mor@libero.it a prezzo da definire)

su argomento simile DITA DI DAMA - chiara ingrao-2009

http://www.alpcub.com/Aris_Accornero-classe.pdf il CVS

http://www.ecomuseoperosa.it/le-visite.html


aerea 2010

processo lavorazione cotone- pdf

mappa 1997

 

diario di Ada

3/11/90

Ada entra in manifattura con una raccomandazione. Si aspetta qualcosa di buono per la sua vita dal primo lavoro... Ci si attacca e punta i piedi per resistere al rumore, ai ritmi, alla voglia di scappare. E' in part-time (sabato-domenica).

Sente dire che il sindacato è favorevole a questo tipo di orario. Ma cos'è il sindacato? Quelle operaie anziane che non sopportano chi si lamenta...e basta, il consiglio di fabbrica, quella maggioranza che come lei ha fatto una tessera consigliata dal padrone?

Il padre di Ada le ha detto che non si può resistere alle pressioni del padrone se non si sta uniti e le ha raccontato come i sindacati si sono spaccati tanti anni fa. Le differenze non sono di etichette, ma di interessi. chi non vede alternative serie alle proposte dei padroni preferisce stare con loro.

Ada vede tanti episodi, sa che in ogni famiglia da sempre si sentono simili racconti che non finiscono certo sui giornali.

E' come il discorso del sindacato. Ada ha capito che insieme alla produzione deve dare al padrone anche il suo silenzio.

 

10/11/90

Il direttore non è loquace come il precedente: si dice che sia un "tecnico". Comunque passa e fila via.Poi arriva l'assistente e ti dice: hai sbagliato qui e là. Anche l'assistente non merita una parola: legge i biglietti che il direttore gli lascia sul tavolo. "Don Basilio" ci tiene al suo ruolo e anche quando traffica a qualche macchina... non parla.

Ada impara che il part-time ha diritto a decidere la data delle ferie solo in tre casi (avvisando mesi prima). Altre due ferie le decide la direzione. E solo cinque persone possono mancare nello stesso giorno!

Chi comanda sulla produzione, in fabbrica, è sempre un uomo, quasi come capitava una volta in tutte le famiglie. (Le famiglie in cui c'è ancora un uomo adulto, perché sembra che in valle ci siano molte più vedove che dalle altre parti. L'ha scritto Carlo Ferrero a proposito della silicosi dei minatori, e nessuno si è preoccupato di smentirlo).

Ma non è che gli assistenti brillino per le loro capacità - e 'don' Basilio lo sa e cerca di rimediare. Gli assistenti si vedono ogni tanto, sovente non si trovano nemmeno quando servono.

Gli uomini hanno dei privilegi...

 

 

17/11/90

Ada si è un po' stupita per lo sciopero generale. Lei e quelle del contratto formazione lavoro non sono uscite, tutte le altre sì.

(E' rimasta qualche donna ma si vede che in manifattura è di casa!). Ma cos'è uno sciopero generale?

Ada ha sentito dire che oltre al nuovo contratto dei tessili c'è anche quello aziendale...Tre scioperi in uno allora?

Suo padre a casa rideva delle sue domande, ma ha anche aggiunto: vedi di star buona che noi vecchi abbiamo già pagato anche per voi... Ada non ha nessuna voglia di "pagare", anzi, le basta già il lavoro come sofferenza!

Ma non capisce cosa ha pagato suo padre e a cosa è servito.

Come era la fabbrica una volta? Cosa è cambiato lì e 'fuori'?

Una sua compagna le racconta che ha dovuto rendere conto a un pezzo grosso del paese di come si era comportata al colloquio quando è stata assunta... Ada non sa se davvero deve ringraziare per questo lavoro .. Superato il portone non ha più tempo di pensare ad altro che al cotone. Oggi, passando davanti alle 'case venete' si è chiesta se la nonna venendo a Perosa pensava di trovare l'America...

 

24/11/90

Ada vede delle ragazze come lei che entrano e dopo qualche giorno si licenziano. Non resistono. Non conosce molta gente in fabbrica, ci sono turni diversi: nel passato ce ne erano ancora di più!

Ada ogni tanto pensa che la fabbrica è un posto fuori dal mondo, che vogliono farla diventare come gli ospedali che girano a tempo pieno. Una donna anziana dice: 'E poi vai fuori e trovi che gli uffici, la banche, il commercio viaggiano in un altro modo. Ma per chi? Per i pensionati?'

Ada non ha ancora figli ma pensa che sarà dura correre a raccattarli da asilo e scuola...

Per adesso sente di essere tagliata fuori dagli altri giovani :'per il padrone si vede che basta guardare la TV...!'

Le han detto che il padrone ha dato dei soldi per la musica... quando c'è stato il concerto le operaie però erano in fabbrica ad ascoltare il rumore delle macchine!

4/12/90

Ada ogni tanto si compra qualcosa di nuovo.Niente di speciale.

Non va nemmeno fuori Perosa: quel che trova a 'People Choice' le basta. Ma vede la roba che si mettono addosso altre ragazze e ci sta un po' male: pezzi firmati...Certe sue compagne di lavoro sono come quei maschi che cambiano auto tutti gli anni!

Ma è solo per questo che si accettano gli straordinari?

C'è chi oltre il part-time fa altri 3-4 giorni nella settimana!

Ma non sono certo le anziane che accettano lo straordinario ed i cambi turno improvvisi! Ada si sente come un pesciolino rosso della fontana. chiusa per tutto il turno a boccheggiare per il caldo...

"Far girare le macchine"- dice l'assistente. Ma quando c'è qualche visita le macchine girano due giorni a ritmo normale e non ci sono guasti...

 

30/12/90

Un giorno di paga Ada scopre che le mancano delle 'ore'. Va all'ufficio personale e così conosce 'I.V.A.'. Aggiustata la faccenda ne parla con le altre. Le dicono: " Ah! Capita sovente" e " Una si è trovata con dei milioni in più sul conto corrente" ecc.

Insomma l'unica donna che ha fatto carriera in manifattura  lo deve  alle tessere fatte al sindacato del padrone ? Ma uno ci crede in un padrone che si circonda di collaboratori così?

Ada vuol avere fiducia ma ci deve pensare...

Esce un po' imbronciata e va in paninoteca a guardarsi un video e mangiare patatine. La musica non la distrae, quella fabbrica dove tutto pare organizzato e i regolamenti del lavoro sono duri ma le buste paga si fanno alla leggera non le quadra...

A meno che non siano il va e vieni della gente e gli straordinari a far impazzire il computer! Mah! Intanto sarà meglio continuare a tenere d'occhio le buste paga e segnarsi le ore...

7/1/91

Dopo il trambusto sindacale per il rinnovo del contratto aziendale, Ada aveva solo male ai denti...

Li aveva "battuti" un po' forte in quella agitazione inconsueta. Così va dal dentista e scopre anche di avere un po' di tartaro, le dicono che una bella bocca è importante per fare carriera.

Ada ci pensa tornando a casa e la lingua è ancora un po' bloccata dall'anestesia, ma a bocca chiusa riesce a ragionare meglio.

Fa le boccacce solo allo specchio per vedere il lavoro del dentista...

Il giorno dopo chiede a un delegato: "Cos'è il diritto di parola e di voto?" Il delegato le ricorda la legge "300" e dice: "Dovrebbe essere acquisito"...

Parlano difficile i delegati; Ada pensa che comperare il diritto di voto e di parola è diverso da acquisire.

Suo padre è triste e le dice: "Pensa al tuo futuro". Ada cerca aiuti con l'alfabeto Morse, un ricordo dello zio...

13/1/91

Ogni tanto Ada va nel parco Gay. Chi era costui? Appena entrata, proprio davanti alla manifattura, c'è una strana costruzione che sembra una bomba di cemento.

Un anziano pensionato le ha spiegato che è l'ingresso di un vecchio rifugio antiaereo. Ada pensa che non era allegro stare lì dentro quando bombardavano.

Ada aspetta un po' stralunata la scadenza dell'ultimatum americano all'Iraq. Ha detto la TV che il sindacato propone 5 minuti di sciopero per il 15 gennaio contro la guerra...

Ada vorrebbe andare davanti al vecchio rifugio e pensare a cinquant'anni fa, ma cinque minuti sono pochi.

Chissà come vedono la guerra in arrivo le sue compagne? Da che parte si può cominciare per fare domande?

20/1/91

Ada non ha poi fatto i "5 minuti" di sciopero. Intanto la guerra del golfo è scoppiata. C'è stata una dichiarazione del cdf per uno sciopero di mezzora. Alcune operaie l'hanno fatto...

Ada non si stupisce della guerra lontana. Invece si è stupita quando alla COOP ha visto gli scaffali saccheggiati. "Porca miseria!"Perfino il sale è sparito! "Devono tutti ammazzare un maiale? Suo padre le spiega che per un buon maiale ci van tre chili di sale...

Ada pensa di mettersi in mutua e va dal dottore.La guarda un po' strano e le dice: "Come va in manifattura?"

Ada tace, si ricorda di come ha fatto ad entrare con una sua raccomandazione...

Nei giorni di mutua guarda la TV e G. Ferrara. Dirà alla fine: "Che faccia tosta, quello lì per conciarlo ci vanno 5 chili di sale...Non deve aver mai visto un 'ring' da vicino e del cotone, se mai, avrebbe fatto lo schiavista! E forse manderebbe i suoi figli a morire nel Golfo...e lui a casa a commentare!"

 

 

27/1/91

Ada parla con il padre dell'incontro col dottore...

Alla fine lui risponde:"Non è poi così grave una raccomandazione per entrare in manifattura.In fondo è il risultato degli accordi sindacali per maggiori assunzioni nominative...

Mi ricordo invece che il dottore, in qualità di vicesindaco, andò in fabbrica a convincere le operaie a non fare sciopero. Chiedi un po' di questo alle tue compagne..."

Un pomeriggio, Ada va a trovare la nonna, posa sulla tomba al cimitero qualche fiore e qualche domanda. Si guarda intorno e vede tombe ricche e povere. C'è anche la tomba del signor Gutermann, uno dei vecchi padroni di Perosa.

Un padrone che salvò dalla rappresaglia tedesca molti concittadini. I vecchi padroni avevano una morale e rischiavano anche di persona, i personaggi che li hanno sostituiti oggi vivacchiano...

4/2/91

Quelle del part-time sono "buone"...C'è chi fa anche 56 ore la settimana. Magari poi il capo si stupisce quando fa il conto delle ore settimanali....

Il cotone è proprio una bella droga, chissà se il dottor Laurenti dell'USL si interessa anche a questo aspetto della droga di valle...

La fabbrica è "un lavoro sicuro" rimugina Ada: sono pensieri di molti mesi fa.Adesso si sente sovente presa in giro e si accorge di imprecare...

Il ragazzo di Ada è un apprendista artigiano. Le tira una ciocca di capelli e dice: "Mi pensi quando lavori?" Ada lo guarda, sorride e poi sospira rispondendo: "No, c'è il cotone che si rompe..."

12/2/91

Per Carnevale, Ada ed il 'moroso', Franco, se ne vanno in discoteca dopo il turno del sabato. Ada si è messa una mascherina, le ricorda Venezia e la nonna...

Dopo un po' di danze, con Franco che guardava le altre ragazze, Ada lo porta a sedersi. Lì alla 'Cicala' c'è un bel rumore, niente da invidiare alla manifattura!

-"Cosa mi dici?"-Franco le parla un po' del suo nuovo lavoro di idraulico. Ada di colpo si sente addosso la stanchezza e pensa che la mattina dopo, alle 9, deve di nuovo essere ai 'ring'.

-"Non si può venire in discoteca il sabato"- dice Ada -"Sono troppo stanca, mi obbligano a fare straordinari tre volte nella settimana"-.

Franco risponde:"Balleremo quando sarai in mutua!"

Ada lo guarda un po' stupita, pensa che I.V.A. poi la terrebbe d'occhio...e anche suo padre.

20/2/91

Niente da dire questa settimana per Ada: è passata.

Un solo sobbalzo per la proposta irachena di ritiro condizionato. Ada ha creduto che la guerra sarebbe finita! Non ha sentito molti commenti in manifattura...Ada a casa ascolta un po' di musica a basso volume e cura i suoi fiori. Quel deserto lontano dove gli eserciti si fronteggiano le fa paura...

26/2/91

Assemblea sulle famose 130.000 lire di aumento del premio annuo: il sindacato giura che è il massimo possibile e dice di votare (l'altra volta l'accordo è stato bocciato).

Ada vota sì, visto che non sembra ci sia altro da fare. Con questo il premio arriverà a 950.000 lire.

Ha conosciuto anche 'Grassian' di cui si dice: "Cul ca i da al padrun na man..." Ha una maglia firmata ed una grande voce. Controlla più di un centinaio di tessere, fatte da I.V.A .e compagnia.

E ogni giorno Ada vede entrare nuova gente che non c'è da sbagliarsi prenderà la tessera UIL..

6/3/91

Ada e Franco vanno in gita al di là del confine: Briançon. Ci vanno col pulman perchè nessuno dei due ha la patente. Anche lì girano in pulmino: c'è un curioso bus urbano che sale e scende dalla città al forte. Ada dice che abbiamo anche in Val Chisone un forte da restaurare...E non sarebbe male provare un bus piccolino così a Perosa e nei paesi della valle...

Franco parla il francese abbastanza bene, è un'usanza di molte famiglie valdesi.

Al ritorno Ada pensa che il giorno dopo sarà in manifattura e le viene il magone...

13/3/91

Vari esponenti del consiglio di fabbrica si stanno occupando di gestire un comunicato appeso nelle bacheche sindacali. Si tratta della vendita di camicie provenienti dal negozio della moglie di un capo.

Ada constata che del contratto nazionale se ne parlerà in seguito.

Per quanto riguarda le camicie ha deciso che Franco farà a meno di questa offerta speciale.

E intanto aspetta le 130.000 lire dell'aumento del premio che erano state promesse anche per il '90...

19/3/91

Ada riesce ad andare a vedere la partita. Nel Perosa cè anche un delegato, oggi non pare in forma... starà pensando alla manifattura?

Tornando, Ada passa in 'Gelatomania' e Franco le paga un gelato alla fragola...

-"Dove andremo in ferie?

-"Aspettiamo ancora un po' a decidere, magari combiniamo con qualcun altro"

-"Perchè non si va a camminare nel Queyras?"

-"E dov'è?"

-"Appena dietro Prali, in Francia..."

26/3/91

Primavera! Ada non trova lungo il tempo di lavoro in questi giorni: con tutta la pioggia che sta venendo non c'è gran che di bello fuori...Nei giorni scorsi sono venuti in visita dei ragazzi delle scuole.

Chissà cosa avran pensato e cosa avrà loro raccontato Lussana, il giornalista dell'Eco?

-"Dici che verranno qui a lavorare?"-domanda una compagna di lavoro.

-"Non lo so quanto durano queste fabbriche"- dice Ada - "Hai visto alla RIV?"

Il cotone si avvolge veloce e Ada si richiude nel silenzio protetto dalle cuffie...

2/4/91

Sciopero! Ada sente di nuovo parlare del contratto nazionale dei tessili: due ore di sciopero anche in manifattura.

Praticamente lo fa solo il secondo turno e pochi altri. Molte ce l'hanno con il sindacato per il contratto aziendale chiuso come sappiamo, altre pensavano forse alla gita di Pasquetta...

Ada capisce ancora poco della fabbrica ma non pensa certo che si possano ottenere grandi risultati standosene a guardare la TV o pensando solo ad andare a sciare o a giocare a tennis!

9/4/91

Ada ripensa ai suoi mesi di lavoro, le sembra di vivere in un mondo incantato. I primi mesi erano pieni di domande, si guardava intorno, cercava spiegazioni a quel disagio dovuto al nuovo lavoro.

Poi sono venute alcune novità nella sua vita e insieme una specie di apatia.

Ada sente che la primavera della sua vita è avvolta dai fili incantati del mondo del cotone, coi suoi silenzi: le verrebbe voglia di parlare con le macchine, sono loro che comandano, non il capo...

Le verrebbe voglia ogni tanto di fermare le macchine e urlare, ma si guarda intorno e vede che le altre proseguono la fatica con aria assente...

17/4/91

Come si sa è molto diffuso lo straordinario fra le donne del part-time. Una di queste ha chiesto chiarimenti in una assemblea e si è beccata con le compagne ed i sindacalisti.

Ada sa che molte non possono rifiutare gli straordinari perchè sono in attesa della conferma. Ormai sa anche che il part-time era stato presentato come un esperimento, invece è diventato l'unica strada per essere assunti.

Gli straordinari sono stati la seconda mossa: è pesante farli, anche se a qualche donna fanno comodo per il bilancio famigliare.

Sarebbe ora che si rivedessero gli accordi per lasciare meno spazio alla direzione...

 

23/4/91

Un nuovo sciopero di otto ore per il contratto nazionale dei tessili. Ada legge che il tessile-abbigliamento ha circa il 10% della quota mondiale. Ma la recessione chiude molti mercati negli Usa e spinge le esportazioni in zone dove c'è molta concorrenza.

Legge anche che i gruppi stranieri sono interessati a comprare azioni di aziende tessili italiane.

Guarda un po' se poi doveva mettersi in mezzo anche la crisi di governo...Certo che se per battere la concorrenza bisogna fare i salti mortali come succede in manifattura, Ada non vede molto allegro il suo futuro comunque vada il contratto in corso...!

29/4/91

Ada non può fare a meno di notare l'enorme tricolore che sventola il 25 aprile sopra il portone della manifattura.

-"Bello scherzo"- dice - "Proprio qui parlano di liberazione..."

Pensandoci bene ci vorrebbe proprio qualcosa del genere...Per esempio per quelle come lei del part-time a cui dicono tranquillamente che non avran diritto alla pensione come le altre! Neanche con gli straordinari?

Ada ci capisce poco e non sa di chi fidarsi, si sente poco bene all'idea di aver solo il diritto di far qualche volta delle domande, magari allo specchio.

9/5/91

Ada non è andata al corteo del primo maggio a Villar Perosa, però ha chiaccherato un po' con suo padre della Macerazione di Perosa.

Lì ci sono degli 'esuberi' ed il sindacato propone i contratti di solidarietà.

Tutti lavorano 4 ore al giorno, altre ore vengono pagate dall'INPS. Quel che si perde come salario è compensato dalle ore in meno di lavoro e dal mantenimento dell'occupazione.

Ada non sa quanto possa reggere ma pensa che questa solidarietà è buona e spera che vada in porto la proposta del sindacato.

Però il primo maggio avrebbe voluto avere un volantino su cui si parlava di una riduzione dell'orario di tutte le fabbriche...

Non c'è più nessuno che sogna?

15/5/91

"Ho fatto due"- dice Ada alle sue amiche bollando la cartolina.

Si parla di totocalcio, molto diffuso anche fra le donne. Ada ha certo dei momenti di crisi, oppure degli interessi per la società, ma conserva il senso della realtà. E quindi, insieme al lavoro in manifattura, coltiva il sogno come tante altre di avere un colpo di fortuna e cambiare vita...

Sarebbe dura da reggere la prospettiva di una vita di lavoro in fabbrica. Ognuno ha il suo metodo per conservare il più possibile la testa a posto...Chi non ce la fa più va dal farmacista e prende psicofarmaci, oppure si licenzia...

Entrando ha visto in bacheca un comunicato aziendale che lamenta scritte sui muri e furti, si minacciano seri provvedimenti!

Si vede che c'è qualcuno che non trova altro modo per sfogare la rabbia o l'insoddisfazione.

E' in arrivo un altro sciopero per il contratto, chissà come andrà?

21/5/91

Oggi Ada ha visto per la prima volta un'ipotesi di accordo. E' in bacheca e le compagne di lavoro commentano il risultato di questi scioperi...

"190.000 lire di aumento in tre scaglioni (per il secondo livello), 300.000 di una-tantum e addirittura 12 ore (otto per la notte) di riduzione orario...dal '95!".

Ada non sa bene come prenderla e aspetterà le assemblee. Intanto qualcuno dice: "E in cambio cosa gli abbiamo dato?" Come dire che si fan sempre degli scambi, il più delle volte con pagamento anticipato da parte degli operai...

Ada commenta con suo padre:"E' come se avessimo fatto un 12 al TOTO!" E lui replica- "Non scherzare, quello che ottieni con la lotta non è un regalo della fortuna!".

27/5/91

Ada si è spaventata per l'incendio in manifattura. Questa volta sono bruciate le balle di cotone, ma non è molto sicura che la pelle delle operaie sia ben difesa...

E poi, quanto cotone si può stoccare per tenersi nei limiti?

Anche dai condomini dei'Pioppi' devono averla vista brutta...

Il turno di Ada è rimasto a casa la domenica mattina e lei ha girato nel mercato ma non ha sentito molti commenti... Eppure fiocchi di cotone bruciato erano sparsi per tutta la strada di Pomaretto.

2/6/91

Per giorni e giorni i camion hanno portato via il cotone bruciato...

Ada ripensa all'incendio e raccoglie i vari ricordi: le operaie che scappavano e più tardi andavano a sedersi nel prato a guardare i pompieri, il caldo, gente del paese che arrivava a curiosare da tutte le parti, la fila di auto dall'altro lato del torrente...

Due incendi in un anno!

Ada pensa che questo lavoro già precario non ha certo bisogno di altri guai. Eppure le fabbriche della valle finiscono sui giornali solo per cose poco allegre...

 

 

9/6/91

Ada non va a votare per il referendum. Le han detto che non serve a niente, che fa spendere soldi, che è meglio andare a spasso...

Chi gliel'ha detto? Qualcuno che conta...

Ada a dire il vero è preoccupata per le voci sulla cassa integrazione che sembra in arrivo anche in manifattura. E poi perchè vogliono far ricuperare i giorni persi per l'incendio con altre giornate da lavorare durante le ferie.

Quell'incendio non è stato per niente un diversivo per lei, ha sentito dire che il cotone di quel deposito era lì da molto tempo e non era di buona qualità...Adesso dicono che la colpa è di una cicca, ma il cotone non brucia mica così facilmente!

Insomma nei reparti è un gran borbottio su questi problemi: Ada se li rimugina dentro e abbassa la testa sulla macchina...

16/6/91

"Guarda un po' se si devono dare dei soldi al sindacato per la chiusura del contratto!" Su questo argomento si discute e Ada vorrebbe sapere un po' meglio come funziona il sindacato...

Ogni tanto ci pensa su questo fatto che molte si sono viste chiedere la tessera al momento dell'assunzione dall'ufficio personale...

Ma adesso ha un'altra preoccupazione: Franco voleva entrare in Boge col contratto di formazione lavoro e non spera più molto, visto che ci sono tutti questi cassintegrati!

Avevano già cominciato a farsi qualche idea sulla possibilità di andare a vivere insieme...Il fatto è che Franco non sa se il suo padrone continuerà a tenerlo e un posto in fabbrica diventa sempre più un sogno!

25/6/91

Terribile la situazione in manifattura: manca personale e le sostituzioni sono approssimative. Fa un caldo impossibile e si lavora male perchè il cotone si rompe più frequentemente, forse per problemi di qualità. La manutenzione delle macchine lascia a desiderare.

Insomma, Ada come le compagne di lavoro alla fine è stanchissima...

Lunedì ci sono state le assemblee per il contratto nazionale tessili ed il sindacato non si è fatto nemmeno vedere. C'erano delle grane da discutere, tanto vale...e per la votazione ormai i giochi sono fatti ed il contratto è firmato...

1/7/91

Ada è andata in chiesa ed ha sentito parlare dell'ultima enciclica del papa. Il papa parla del lavoro, della proprietà privata e dell'uomo.

"Attraverso la proprietà privata l'uomo impara la responsabilità e cresce in autonomia..."

Ma Ada non è padrona della fabbrica e lei e altre trecento compagne non escono dalla manifattura convinte che sia un lavoro benedetto.

Ada si chiede se la chiesa è in grado di dire delle cose giuste sul lavoro e di aiutare gli operai...Altrimenti finita la predica...

Ada non si spaventa affatto per le bestemmie che sente sul lavoro, coperte da quel frastuono di macchine che la direzione non vorrebbe mai vedere ferme...

Il padre di Ada commenta: "Il papa che parla tante lingue mi ricorda un apostolo dello stesso nome, ma quello lavorava a tingere stoffe ed i padroni romani l'hanno ammazzato..."

7/7/91

Nei ritagli di tempo del part-time Ada è salita con degli amici alla festa di Salza. Era la prima volta che andava a SalzaMusic e le piaciuto l'ambiente...Un centinaio le tende sparse nel verde: la musica beh!...un po' strana , ma i giovani si divertivano a suonare! E poi non si paga!

Nella notte di domenica ci sono stati vari acquazzoni che han ridotto il calore estivo. Ada ha pensato che un po' di pioggia andrebbe bene anche dove lavora, ma aveva già bevuto due birre e sragionava.

Vista da Salza la Manifattura sembra una cosa lontana: 21 ore di part-time più 24 dei tre giorni di lavoro durante la settimana: totale 45 ore!

E lo chiamavano orario ridotto!

14/7/91

Questa settimana c'è stato uno sciopero di un'ora e mezza del reparto 'Ritorti' a causa del caldo. Per lo stesso motivo anche gli altri reparti del turno di notte sono stati fermi un'ora...

Oltre questo Ada non si ricorda granchè...è passata molto lentamente e le ferie sono una magra consolazione!

Quando arriveranno saranno presto finite... Eppure la manifattura, da cui continuano a scappare operaie, che non resistono, è sempre meglio della 'Ti Esse' che in questi giorni ha deciso di chiudere...

22/7/91

Ada è andata a trovare gli operai della 'Ti Esse' al presidio, nei locali dell'exFilseta. Erano seduti in un cortiletto appena al di là del cancello elettrico. Ada si è guardata intorno: le alte case 'venete' e la vecchia fabbrica.

Le è venuto un gran magone.

Un'altra azienda tessile lì dentro, la Turati, è in cassa integrazione per una settimana.

Ada ha parlato della visita a Franco che non capiva proprio tutto e diceva: "Io una fabbrica non ce l'ho, un magazzino e quattro ferri e poi via a fare impianti...non posso capire cos'è una fabbrica che muore..."

28/7/91

Per Ada sono gli ultimi giorni di lavoro. Sono quattro giorni di fila solo per il part-time, un vero 'tour de force' solo per loro, per ricuperare la produzione persa con l'incendio.

Il resto della fabbrica va in ferie.

Novità: al reparto dei 'ring' hanno cambiato l'organizzazione del lavoro: non più lavoro di gruppo ma 9 macchine a testa più tre squadrette per le 'levate'...

Si vedrà dopo le ferie come regge questo sistema. Ada non ha poi deciso niente di speciale. Farà delle gite in montagna con Franco e forse una capatina al mare...

Queste sono le prime ferie pagate della sua vita e se le godrà cercando di non pensare troppo al lavoro.

27/8/91

Ada rientra nel cotonificio coi polmoni pieni d'aria pura e fresca dei monti. Rivede i soliti pesci in 'gabbia' della fontana e capisce che le vacanze son finite e comincia un nuovo anno di 'carcere'...

Qualche lettura estiva di giornali e la TV sono la sua informazione sui fatti dell'URSS.

Le donne in Russia si sentono meglio adesso? Ad Ada piacerebbe saperlo...

4/9/91

'Don Basilio', guarda chi si rivede, nella sua veste di direttore, gira nel parcheggio della fabbrica a mettere 'multe' alle auto mal posteggiate...

Devono essere i traumi delle ferie e del traffico...

Ada, che è andata sui monti ed ha visto solo marmotte, se la ride. Lei va in fabbrica a piedi, con qualche sosta nei bar a prendere un 'cappuccio'...

11/9/91

Gli argomenti più interessanti in questo rientro autunnale , sono il va e vieni del personale e le disavventure di 'I.V.A.':

Ada assiste un po' stupita agli autolicenziamenti di molte operaie che non reggono al lavoro o ne han trovato uno migliore. Intanto ne arrivano sempre di fresche, più o meno avvertite di cosa troveranno.

Con tutto questo va e vieni non c'è da stupirsi che 'IVA' prenda delle belle cantonate nei suoi conteggi.

Lei si scusa come al solito dando la colpa al computer...

16/9/91

Ritornando sul va e vieni di donne , Ada ha provato a fare un'inchiesta sulle prospettive di un lavoro migliore per le donne.

Allora:non è gradito il lavoro di stagionale alberghiera - si è sempre in giro-; sì all'ospedale di Pomaretto o di Pinerolo -ma bisogna essere iscritte all'Ufficio di collocamento; la Boge è in crisi e in cassa integrazione. Viene giudicato migliore anche il lavoro in Fiat - certo è lontano e bisogna passare dai contratti di formazione lavoro.

Altri lavori come la babysitter rendono di meno ( facendo il part-time in manifattura e alcuni giorni nella settimana si arriva al milione e mezzo...).

Conclusione: chissà dove sono andate le dimissionarie ma certo avevano le scatole piene...

23/9/91

Da un po' di tempo si fan girare più in fretta le macchine: le levate invece che ogni due ore e mezza si fanno ogni due ore. Ada in questi giorni vede operaie spostarsi di reparto e andare ai 'ring'...

Come mai? Sembra che non si riesca più a tenere dietro alle macchine...Caldo, polvere o ritmi eccessivi?

Ada ha sentito dei minatori e della loro lotta contro le pale diesel: ogni fabbrica ha la sua!

Possibile che la risposta in manifattura siano solo gli autolicenziamenti? Possibile che si debba lavorare sempre come una corda tesa e magari sperare che si spezzi per avere un po' di respiro?

29/9/91

Una sera, una cena alla bocciofila: Ada osserva il padre che racconta acceso in viso una memorabile partita.

A due passi la manifattura grigia. Ada vorrebbe essere allegra come suo padre che si è fatto una ragione di tante cose, anche del suo lavoro in RIV.

Ma il cotone ha il potere di renderla triste. Chissà se con l'età verrà la rassegnazione e l'ironia?

Ada non sa se sarà riconfermata alla fine del contratto di formazione lavoro...

Ha un po' di rabbia e la speranza di poter alzare la testa.

6/10/91

Il direttore, 'don Basilio', è andato in Germania con alcuni dipendenti. C'è una fiera del tessile-manifatturiero e vogliono vedere le novità.

Nel cotonificio intanto c'è stata una assemblea sui ritmi di lavoro.

Ada sente dire che quando il metodista aveva preso i tempi, le operaie ce l'avevano messa tutta. Adesso i tempi 'sono stretti', cioè le operaie non ce la fanno...

In conclusione le macchine restano ferme...

In attesa che arrivino robot che fan tutto da soli, bisognerebbe rendersi conto che la quantità non vuol dire qualità del lavoro...

Invece si preferisce far scappare la gente. Dice la 'Stampa'che sono 5.300 le donne iscritte al collocamento nel Pinerolese: quindi si torchia.

13/10/91

"Secondo me in manifattura si può fare qualcosa di più in difesa di chi lavora"- dice Ada a Franco - "ma dovremmo dare più appoggio ai delegati"...

-"Non se ne può fare qualcuno nuovo?" - risponde lui.

-"E chi lo fa? Siamo sempre più disponibili a criticare che a prenderci responsabilità. E poi, si ha anche paura..."

Ada, anche se non ha esperienza sarebbe disposta a mettersi in lista, ma teme per il suo contratto di lavoro. Non sono ancora passati 18 mesi...

Il discorso si interrompe e i due giungono in punta al 'Forte'.

Di lì si vede tutta Perosa, il 'fabbricone' è là sotto il sole...

Il faro dei partigiani fra un po' segnerà la notte...e le stelle staranno a guardare.

22/10/91 15

Giovedì scorso c'è stato uno sciopero di 3 ore . Una donna aveva chiesto ferie col consueto anticipo, poi le dicono che altre cinque l'hanno già chiesto per lo stesso giorno. Lei fa lo stesso ferie... Arriva una lettera e lei risponde che non deve giustificare l'assenza avendo già chiesto ferie... Risultato: una sospensione. Tutti e tre i turni si sono così fermati per protesta. All'assemblea del mattino si fa vedere il vicedirettore, 'Milionesimo', ma non sa cosa dire...

Ada si chiede due cose: con tutto quel che non funziona in fabbrica sempre con gli operai se la prendono?

Dove sta scritto che ti fanno pagare tutto il valore della mensa quando c'è sciopero interno?

29/10/91

Dopo l'assemblea per lo sciopero generale - si è poi finito per parlare delle condizioni di lavoro - lo sciopero generale è riuscito... Solo le nuove assunte non si sono fermate, riconfermando il ruolo di ricatto del contratto di formazione lavoro...

Ada, vivendo coi suoi, risente di meno delle decisioni del governo, e si fa anche qualche battuta sull'aumento di 200 lire della schedina toto.

-"Vedrai anche tu, quando vivrai da sola, che ci danno solo quel che basta per campare..." - dice una compagna di lavoro, ed Ada si fa seria e diventa anche un po' rossa...

5/11/91

Ada sente la notizia che un gruppo di operaie è stato trovato nei gabinetti a una decina di minuti dalla fine del lavoro. Fumavano. Il capo promette una ammonizione.

-"Siamo pagati per lavorare il tempo dovuto"- dice un assistente. Ada pensa che i capi, gli assistenti, il direttore hanno i loro tempi morti. E fuori della fabbrica quanta gente lavora in modo più umano! Anche le donne, allora, senza far la naia, hanno la disciplina militare...

Ada dice: -"Cercherò di non farmi beccare dal capo ma qualche momento me lo ritaglio. Il tempo libero in fabbrica è più interessante di quello che resta quando torniamo a casa: è qui che è più necessaria una pausa..."

Ada si chiede anche perchè il tempo libero non viene utilizzato meglio e si prova poco gusto a riunirsi. "Ci fanno andar via la voglia, oppure ci si annoia, c'è invidia...forse ci siamo fatti degli amici... dentro la TV!"

10/11/91 16

Con l'intervento del cdf e del sindacato la direzione ha lasciato cadere le lettere per abbandono di posto di lavoro. La 'fermata abusiva' di un gruppo di operaie è stata perdonata.Ma altre cose passano: ancora una volta Ada ha visto che una ragazza non è stata confermata nel lavoro. In questo caso a quanto pare il direttore non ha voluto giustificare la sua decisione.

E' questo il modo con cui si deve lasciare la fabbrica? Ada è preoccupata perchè aspetta il verdetto anche per lei... Bella invenzione questo contratto di formazione lavoro.

In questa valle i giovani, comunque entrino in fabbrica, sono 'gentilmente' invitati a chinare la testa...

 

17/11/91

Il padre di Ada ha preso un volantino al mercato, parla della Jugoslavia. Il testo per Ada era un po' difficile ma l'ha spinta a

guardare sui vecchi libri di scuola. Lei ha solo le medie ma un po' di tempo per la lettura lo trova sempre. E poi è andata in biblioteca a cercare altre notizie.

Suo padre ha letto su una rivista che quello è un conflitto a 'bassa intensità' ed ha provocato finora circa 6000 morti. Commenta: "Anche nelle fabbriche c'è una guerra a bassa intensità: 3000 morti l'anno sul lavoro e migliaia di invalidi. Ma ormai ci stiamo abituando".

-"Proprio come alla Jugoslavia"-dice Ada...

24/11/91

In manifattura è di nuovo tempo di discussioni: adesso la direzione ha comunicato che intende spostare le ferie. Si dovrebbero anticipare a luglio, si dice per il minor costo dell'energia in agosto. Ada non ci sta, anche se non ha come tante il problema di quadrare con le ferie del marito... Sembra che in manifattura le studino di notte le gabole per tormentare i dipendenti! Anche per il 17 febbraio c'è una proposta impopolare: riposo per tutti con ricupero in un secondo tempo...

Su questo e altri problemi il consiglio di fabbrica è stato convocato all'Unione Industriale.

1/12/91

Ada ragiona con suo padre delle tasse; lui dice: "Qualcuno ha diritto di fare la dichiarazione dei redditi... Invece i lavoratori dipendenti pagano le tasse automaticamente: è il padrone che fa da esattore per lo stato".

Dice Ada: "Noi siamo obbbligati ad essere onesti...non possiamo nemmeno vantarcene!"

9/12/91 17

Con un risolino nervoso Ada apprende dai delegati di ritorno dall'Unione Industriale che l'azienda è in crisi. Ride per sfogare la rabbia provata nel vedere che le battute che si fan sul lavoro non sono sbagliate...

"Troppa produzione, non si riesce a vendere, quindi cassa integrazione e così via:" Il tutto a gennaio.

Ada scoprirà poi che i vari turni han capito cose differenti a seconda delle assemblee... Intanto, anche se nella guerra dei mercati non può far molto, la manifattura prosegue all'interno a tormentare le operaie. Come al solito sono le ferie individuali il suo gioco senza nè capo nè coda!

15/12/91

Ada aspetta notizie su questa minacciata cassa integrazione. I delegati non dicono più niente, aspettano novità per questa settimana...

Non è allegro lavorare con la manifattura che richiede straordinari, continua ad assumere e dichiara intanto di avere troppo cotone! A meno che non voglia passare per fessa in mezzo alle altre industrie che mungono in continuazione aiuti governativi.

Il tessile comunque è in crisi e decine di fabbriche hanno chiuso, da quel che si legge sui giornali...

 

6/1/92

Natale, Capodanno, Epifania: Ada cancella le feste di questo fine '91. Ora restano solo giorni di lavoro... Per tutti? Pensa alla Boge, alla SKF, alla Cascami... e conclude: "Chissà se ce la caviamo in manifattura?"

Qualcuno - Ada non riesce a capire chi - ha cominciato a scuotere l'albero della valle. Dai rami cadono a mucchi gli operai. Era un albero vecchio e nessuno ormai ne pianta dei nuovi..

Gli operai credevano che non sarebbe mai successo, si erano abituati a vivere " sull'albero dell'industria ". Ada legge attenta l'ordine del giorno che parla della SKF e poi, pensierosa, si avvia verso la manifattura...

12/1/92

Ada è andata a vedere la mostra di fotografie delle pro loco di valle. Vecchi lavori agricoli, vecchie miniere ormai chiuse, gruppi di abitanti di borgate ormai spopolate.

Belle foto: ma Ada è uscita con delle inquietudini. "Tanto lavoro

del passato che non è stato sostituito da durature attività"- pensa Ada- " oggi solo poche fabbriche e in crisi...E domani? Questa valle avrà un futuro? Oppure le foto ricordo del 2000 vedranno solo colonne di auto dirette... al Sestrieres in mezzo a vuoti capannoni in disuso?

19/1/92 18

La poca neve che è venuta ha catturato lo stesso Ada e Franco. Sono andati a fare un po' di sci di fondo a Pragelato. Ogni tanto, col naso nella neve fresca, Ada ha sentito qualche brivido di felicità. Se tutto fosse così tranquillo, come le pare la valle dai campi di sci, Ada si riterrebbe fortunata.

Ma pochi chilometri a valle ricomincia la trafila del lavoro, l'ansia per il 'posto', la fatica dei ritmi.

Le generazioni che l'hanno preceduta avevano meno distrazioni, si dice, e meno sogni: hanno resistito meglio...

Ada sente che un pezzo di lei scuote le catene della manifattura... un pezzo di lei che non si accontenta di avere un lavoro...

26/1/92

In manifattura sembra che la questione delle ferie sia risolta e non ci siano novità rispetto allo scorso anno. Anche le voci sulla cassa integrazione sono rientrate...

Ada come al solito non sa cosa pensare ed aspetta le assemblee. Ci sarà chi osa parlare anche della SKF oppure ci contentiamo di vivacchiare?

 

4/2/92

Solita bagarre per il 17 febbraio. Possibile che si debbano fare varie assemblee su questo tema? Una quarantina di donne vuole stare a casa in permesso o ferie. L'azienda invece chiede il recupero. Il part-time ha deciso di scegliere il recupero.

Come finirà per le altre?

Ada si chiede intanto se la presenza in fabbrica dei valdesi si fa sentire solo per il 17...

Il suo ragazzo, Franco, non ha problemi per la festa, è un artigiano. Le dice anche di leggersi qualche libro sulle vicende dei valdesi dei primi tempi, erano piuttosto interessanti.

-"Adesso vanno daccordo con Cossiga...Non tutti però!"

9/2/92

Nel bel mezzo del lavoro, mentre si sbuffava per il caldo e il rumore, ecco arrivare la delegata. Si avvicina alle operaie e dice tutta radiosa: "E' nato!"...

Insomma si viene a sapere che il direttore, il nostro 'don Basilio' ha avuto un figlio. Ada sorride e non commenta, non ha molto tempo. La delegata sparisce e le operaie si guardano stanche. Tanti auguri al direttore allora, ma non vengano a chiedere di fare anche il regalo!

16/2/92 19

Ada ha letto sul volantino sindacale e poi sull'Eco del Chisone della pericolosa situazione della sua fabbrica, la manifattura...Insomma , le cose viste e dette dalle operaie in questi mesi adesso sono di dominio pubblico: forse si cercherà di limitare la piena liberta' della direzione?

Sembra intanto che il cdf e il sindacato ammettano di aver lasciato molta libertà d'azione al padrone...in cambio di molto poco! Si dice che la situazione non è buona: allora si dovrebbe lasciar perdere? In cambio magari di qualche assicurazione per il futuro e poi...avanti come prima?

Anche ad Ada non sembra logico!

23/2/92

I silenzi del padrone preoccupano il sindacato forse più dell'uso spregiudicato che si fa della forza lavoro. Ma se il padrone tace è perchè di solito gli va bene - sono poche le lotte in manifattura- ...

" I magazzini sono pieni" : Ada su questo non sa cosa dire e vede solo che comunque i ritmi non calano...

Anche per il 17 febbraio l'azienda ha insistito per il recupero e manderà lettere alle donne ribelli che si sono assentate rifiutandolo.

Allora, c'è qualcuno che ci capisce qualcosa?

1/3/92

Cdf e sindacato han chiesto un incontro all'Unione Industriale...Laggiù l'azienda ha lamentato che l'assenteismo supera il 20%. Delegati e sindacato han proposto di esporre i dati in bacheca, anche se non credono alle cifre aziendali. Così è comparsa una nuova bacheca intitolata 'Assenteismo' con nomi e cognomi e statistiche giornaliere. Inutile dire che ci son permessi, infortuni ecc. Infine la direzione minaccia provvedimenti...

Ada ha sentito il sindacalista ('Grassian') dire in assemblea : "Bisogna vedere quanto volete ancora subire e farvi spremere in cambio di avere un posto di lavoro sicuro! " Il tutto condito da accenni alle aziende chiuse o in crisi. Intanto il sindacato si lagna del calo delle tessere: "Aspettate anche voi di essere in CIG o in mobilità per fare la tessera?"

Infine le lettere minacciate per le assenze del 17 non sono ancora arrivate.

Ada ha sentito un commento sulla bacheca:"Però non lo mettono l'elenco di tutte quelle che fanno ore e ore di straordinario o non fanno riposi per intere settimane!"

In manifattura il tempo si è fermato, i ritmi no!

8/3/92 20

Ada in questi giorni è ansiosa, aspetta la conferma come operaia . Si può quindi capire come ha preso il licenziamento di un'operaia per assenteismo ( dice la direzione...). Il cdf ha risposto con un comunicato di condanna e le operaie han fatto sciopero un'ora con assemblea.

Ma di più non c'è stato e l'operaia licenziata, benchè malata e sola con due figli, dovrà sostenere il suo diritto a lavorare servendosi della sola difesa sindacale...

Il cdf parla di clima di "terrore" e di carichi di lavoro insostenibili: Ada sa ormai bene cosa vuol dire...

15/3/92

Questa settimana Ada se la ricorderà finchè resterà in manifattura: ha avuto finalmente la conferma del lavoro...

Il periodo di formazione lavoro è finito e con questo anche il pesante ricatto che Ada e tutte quelle come lei conoscono. Il respiro di sollievo non fa però dimenticare la durezza del lavoro in questa fabbrica.. E' anche triste sapere che in fondo è una privilegiata, rispetto ad esempio all'operaia che è appena stata licenziata ( anche La Stampa ne ha parlato). Non è finito sui giornali invece il fatto che la domenica in cui ci si doveva fermare - per il suo licenziamento- una operaia mandata dal capo è passata a chiedere i nomi di chi voleva fare sciopero!

Risultato: solo una decina di donne del part time si sono osate dare il nome... Ada quindi se guarda avanti vede un futuro tutt'altro che roseo...Una cosa che dovrà decidere è cosa farne della tessera UIL che le hanno imposto di prendere al momento dell'assunzione, più di un anno fa...

22/3/92

Ada non ha avuto il tempo di pensare al suo nuovo stato di operaia 'regolare' che è iniziata una lotta. E' cominciata con il turno di notte del giovedì, tre ore di sciopero un po' per tanti motivi. Anche gli altri turni via via si sono uniti e adesso si continua qualche ora ogni giorno. Mercoledì si faranno 8 ore perchè il cdf è stato convocato all'Unione Industriale e si vuole fare una manifestazione a Torino. Il sindacalista della UIL (Grassian) ha già detto: "Questa volta non vi fermerò".

La direzione intanto minaccia riduzione di personale.

29/3/92

Assemblea : la direzione ha deciso cassa integrazione a 0 ore...

Ada scopre che il padrone ha tante armi e ti fa persino 'desiderare' anche il lavoro più odiato...Lei è rimasta in fabbrica, non andrà per ora in cassa integrazione, si chiede comunque perchè non si fa la rotazione. I commenti che sente sono vari. "Come funzionerà la fabbrica con tutti questi lavoratori in meno?". "Chiuderanno dei reparti?"... C'è anche chi dice: "Beh, adesso mi riposo un po'..." Intanto lo sciopero, scoppiato per la rabbia ed utilizzato dalla direzione per far cadere la colpa della cassa integrazione sulle operaie, è finito di colpo. I motivi ufficiali della CIG sono a detta dei padroni "la crisi del mercato" e i magazzini pieni...

Ada medita su questi fatti e sui giudizi pesanti che sente fare nei confronti del sindacato: non si vede il fondo della 'crisi' e non si sa se c'è qualcuno che capisca i lavoratori e riesca a difenderli...

7/4/92 21

In manifattura sono rimasti molti dei piu' fedeli alla direzione, ma fra le cassintegrate ci sono tante che non hanno mai fatto sciopero e sono assidue agli straordinari...

Allora Ada non capisce del tutto i criteri della scelta, invece è chiaro che chi faceva mutua o è invalido è finito fuori...

Il lavoro è cambiato: intanto le macchine assegnate alle operaie in certi reparti sono aumentate, ci sono molti spostamenti e macchine che stanno ferme. I magazzini sono pieni e la direzione organizza il lavoro in modo da tenere sempre sotto tiro la manodopera...

Ada ha intenzione di non fare più straordinari, anche se il momento non è il migliore per farsi notare!

12/4/92

Nessun problema per gli straordinari, non si fanno più..Ma non è tutto! Alla "Società Operaia", mentre Franco e Ada aspettano la solita pizza, lei esce con la notizia: "mi hanno messa in cassa integrazione!" Infatti in questa settimana altre 29 operaie sono state lasciate a casa...

Franco tira il fiato e poi sbotta con una imprecazione : "E non si è ancora visto un volantino del sindacato!"

Ada vorrebbe parlare di tante cose, anche del risultato elettorale, ma non trova le parole giuste. Appena confermata sul lavoro, anche a lei è toccata la CIG e deve organizzarsi per dare un significato alla giornata...

Ha saputo che altre operaie in CIG vanno al sindacato per ritrovarsi fuori della fabbrica, proverà a informarsi su questa possibilità, intanto per un po' si riposa...

A meno che non facciano con lei come con altre che sono richiamate in fabbrica per fare una sostituzione a chi è in ferie!

20/4/92

La prima settimana in cassa integrazione è passata, in qualche modo... Intanto, Ada si è recata a trovare l'operaia licenziata per "assenteismo", in realtà un sopruso impugnato dal sindacato. Ha saputo anche che c'è stato un incontro a Torino e l'azienda ha offerto di pagarle un anno, in attesa che la figlia più grande compia quindici anni per assumerla in manifattura. Ma la madre ha intenzione di aspettare la causa, nel frattempo avrebbe bisogno di un po' di solidarietà.

Tornando Ada camminava a lunghi passi ripensando a quell'incontro...

Poi ha avuto notizie da alcune compagne di lavoro in Cig che sono andate al sindacato a fare domande su varie cose legate alla cassa.

Ha saputo anche che le macchine "vanno bene come non mai", la direzione deve aver abbassato i giri...

Ada ora vuole capire se è possibile la rotazione e si immagina che sarà dura, ma è l'unica strada per affrontare insieme, tutte le operaie, la crisi della fabbrica.

Si rende conto, adesso che ha più tempo per parlare, o più preoccupazione, che essere organizzati e avere un buon consiglio di fabbrica è importante. Purtroppo anche da questo lato le cose vanno male...

26/4/92

Il cdf è molto debole , forse di più di quanto le operaie si meritino. Una discreta responsabilità ce l'ha il sindacato che li riconosce i delegati e li appoggia...

Ada è "giovane" e sente la mancanza, anche per il clima interno alla manifattura, di uno scambio di idee. Adesso che è in CIG, si è fatta vedere alla riunione sindacale esterna, in fondo non si fa problemi di tessere ed ha bisogno di capire.

Alla Cisl si è visto che il vero punto da sbloccare è la rotazione, ma come arrivarci?

Intanto si discute piuttosto dell'uso dei cassintegrati per le sostituzioni: la direzione fa tutto quel che vuole...è possibile? Ci sarà un incontro con la direzione su questo e poi le assemblee...

2/5/92

Ada è nervosa, si avvicina il termine previsto per le decisioni sulla rotazione e non c'è niente di chiaro. L'incontro all'Unione Industriale è rinviato al 5 maggio. In assemblea, presenti anche le cassintegrate, si è sentito il fiato corto del sindacato che non crede nemmeno alle vertenze legali.

E' stato dato un volantino di R. Comunista molto critico. Ada ha sentito "Grassian" dire che ne condivideva alcuni passi... Si è stupita: "Quali? E perchè non si è deciso niente?". Il sindacato finirà per concedere le sostituzioni e lasciar perdere sulla rotazione? A questo punto chi rientra in fabbrica?

Ada ripensa alle parole di Trovati, dette al 25 aprile, e che suo padre le ha raccontato : "In valle si sta ancora bene!"

Forse si riferiva al clima?

 

 

10/5/92

Ancora una settimana di attesa e poi niente: l'incontro con la direzione è stato disdetto. Tanto per dire che i padroni fan come vogliono. Ada ha saputo che il sindacato aveva a suo tempo lasciato correre sulla rotazione per avere la garanzia dell'anticipo della cassa da parte della manifattura. Adesso questo compromesso si paga e non si riesce nemmeno a fermare l'utilizzo dei cassintegrati per le sostituzioni.

Ada sta imparando a sue spese come funziona il sindacato e ormai non si aspetta più niente di bello.

17/5/92

Svolta: c'è stato un accordo solo verbale (ma verrà applicato?) che prevede 20 rientri dalla CIG per lunedì 18, altri 30 dal 1 giugno. Le operaie verranno sostituite da altre che usciranno. E' una parziale rotazione e all'assemblea le cassintegrate erano piuttosto arrabbiate, silenzio invece da parte di chi è al lavoro. C'era qualche delegata che in disparte chiaccherava...Ada non si aspetta di essere fra quelle che rientrano, nè crede che tutto finirà bene. Per le sostituzioni "volanti" c'è un accordo verbale che debbono durare almeno una settimana... Non si poteva chiudere la questione con il rientro

definitivo di una quota di operaie?

Ada ha letto il volantino sulla scala mobile e commenta: "Allora va un po' ovunque come qui in manifattura!".

25/5/92

La CIG è ormai stata sperimentata da quasi tutti gli operai della zona. Può anche essere un momento di liberazione ma il pensiero del dopo è sempre presente. Anche Ada si chiede in questi giorni chi controlla i rientri e le sostituzioni...

Il riposo forzato, sempre con l'ansia che la manifattura ti chiami per una sostituzione è appena rotto dai lavori di casa, da qualche lettura...Ada non fa tardi la sera, nemmeno al sabato-domenica, è andata qualche volta al Cantavalli...Qualche passeggiata con Franco ed è tutto.

Ada non ha l'età per sapere molto su "quelli dell'Indesit" ma questi giorni le stanno insegnando qualcosa.

31/5/92

Mentre è a casa Ada ripensa i lunghi mesi passati. Quel lavoro di cui non conosce che piccole porzioni, in cui non decide niente... Adesso sente che la sua vita, "fuori", non è diversa. Non ha molti amici, nè le pare di avere un ruolo sociale, tantomeno qualcuno le chiede il suo parere su un problema importante. Le restano i giorni della fabbrica, non viene meno l'umiliazione e la rabbia per non aver trovato insieme alle sue compagne la forza per resistere. Certo, da fuori, arrivano suggerimenti e rimproveri, ma "dentro" non si riesce a spuntarla. La cassa integrazione è una conferma di quanto poco si conti: altrimenti si avrebbero altre vie per affronatre le crisi e il lavoro non sarebbe così disumano e il riposo forzato così assurdo. Ada cancella un'altra settimana sul calendario... E' convinta che tutto quel che sta capitando a lei e alle altre è "quel che si meritano" e non la consola aggiungere che il sindacato non merita la sua fiducia...

7/6/92

Mentre in varie fabbriche c'è stato uno sciopero sulla contingenza, assieme ai metalmeccanici, in manifattura si è finito...per non muoversi. Tante, come Ada, contano i giorni di CIG ma per lei questa settimana si è chiusa con una sorpresa. Nell'elenco delle 30 operaie che rientrano per la parziale rotazione c'è anche lei. L'ha asaputo da un'amica: Ada prende la

notizia con molta calma, sa che "dentro" la attendono spostamenti di turno e di lavoro. Ma la rotazione finirà in questo modo? E la CIG? L'accordo non dice molto...Lunedì in manifattura sentirà l'aria che tira..

14/6/92

Il rientro di Ada non è stato dei più allegri. Passato il portone ha riprovato il consueto disagio che alcune settimane a casa non le hanno fatto scordare. Le hanno cambiato lavoro, anche se resta sul part time. Apparentemente la situazione sembra tranquilla, la produzione è limitata, non ha ancora parlato con le compagne di lavoro ma nota lo sconcerto per gli spostamenti che avvengono dovunque.

La cassa integrazione ufficialmente finisce il 27 giugno ma l'azienda ha chiesto un incontro per giovedì prossimo col cdf. Il futuro dell'azienda prepara altre sorprese?

21/6/92

Settimana movimentata. Ada ne vede delle belle, come il caso di I.V.A. che viene a lavorare con una gamba ingessata! Mercoledì c'è stato in municipio un incontro di operaie e cassintegrate col sindacato. Ada ha sentito ripetere più volte la parola "rotazione", con scarsa attenzione dei delegati che si son limitati a dire: "vedremo...". Certo è più facile stare a sentire chi è vicino alla pensione e non si preoccupa e non chiede la rotazione.

Giovedì c'è poi stato l'incontro del cdf con la direzione. Tutti rientrano dalla CIG il 29 giugno... ma dopo una settimana la cassa integrazione dovrebbe ricominciare!

Sono previste varie assemblee in fabbrica. Dice qualcuno che dopo le ferie ci sarà il resto (girano voci di licenziamenti).

28/6/92

Sta cominciando una brutta stagione per la manifattura che è giunta a chiedere alle operaie di rinunciare al premio e di pagarsi anche i trasporti e la mensa...Naturalmente la prima risposta delle assemblee è stata : "no". Ma il segnale è allarmante.

Ada appresa la notizia ne ha parlato con Franco. "Insomma, qui i padroni non sanno più fare il loro mestiere o cominciano a fare i furbi?" - dice lui e Ada conclude: "Se il mercato non 'tira' non c'è pericolo che studino stanto, vengono a piangere proprio da noi, come se finora ci avessero dato una parte degli utili che si son fatti !".

Tempi brutti allora, altro che questa pioggia che tiene compagnia tutti i giorni...!

5/7/92

Quel che succede a Perosa, Ada se ne rende conto, è solo una parte del grande rivolgimento in atto nell'industria. Aziende ben più grandi chiudono stabilimenti e mettono in mobilità operai e impiegati. Ma qui a Perosa, da tempo laboratorio sperimentale per orari ecc, stanno girando attorno al problema con molta fantasia. Ecco dunque questa proposta di tagliare il salario e con la sola paga base e contingenza cercare di salvare capra e cavoli. Con la speranza magari che vada in crisi qualche fabbrica concorrente con un costo del lavoro più alto...

Ada ha persino litigato col suo fidanzato in una discussione, qualche sera fa, con lui che diceva : "Hai solo da andartene"- e lei che sa bene che non c'è molto sa scherzare -: "Mi faccio mantenere da mio padre?".

Ada si chiede come la stanno vivendo nelle altre case e nelle altre famiglie questa crisi, e se tutti potranno passare le ferie

senza pensieri...

12/7/92

Baruffa nelle assemblee sulla proposta della direzione. Intanto il 10 luglio c'è stato l'incontro all'Unione Industriale: prima erano girati gli assistenti a chiedere chi voleva andare a Torino alla trattativa. Alla vigilia poi il direttore ha detto che non sarebbe stato possibile. Ada ha pensato che una volta se si voleva andare alle trattative si entrava in sciopero, oggi si diventa strumento dei giochi della direzione!

8/9/92

Al rientro dalle ferie le operaie della Manifattura han trovato una sorpresa:la direzione comunica di voler mettere in mobilità 131 dipendenti. I commenti sono che non l'ha spuntata sulla "autoriduzione" del salario...Le operaie rifiutano la mobilità e dicono :"Piuttosto ci mettano in cassa integrazione".

Ada ascolta i parere del sindacato che non intende mettere la firma sulle richieste aziendali e pensa: "Ma il sindacato cosa ha in testa, come pensa di uscirne?" La settimana passata ci sono stati vari scioperi spontanei con cui si cercava di fermare gli straordinari e uno deciso dal sindacato in appoggio alla trattativa.

Ada osserva i carabinieri davanti alla fabbrica e sbotta:"Quelli ci sono sempre ma gli amministratori comunali si fanno vedere solo alle feste di paese!"

La settimana si è chiusa con un incontro con la direzione al venerdì. Il lunedì dopo ci sono state brevi assemblee. E intanto una quindicina facevano straordinari!

15/9/92

Prosegue lo scontro . Il pagamento dei salari è stato rinviato al 16 e intanto ci sono stati altri scioperi. Uno di 8 ore è indetto per il 24 settembre. Ada prova con mano la precarietà della sua condizione di operaia. E' stata una breve illusione quella di avere un futuro e si è sentita poi come mandata allo sbaraglio.

In municipio a Perosa ha ascoltato il sindaco che quasi rimproverava le operaie per non aver concesso abbastanza pace sociale all'azienda... Il fatto è che oggi quel che non ti toglie il padrone te lo leva il governo...

Quel poco che ha capito in questi mesi non le ha dato ancora il coraggio e la sicurezza per farsi avanti e ascolta con attenzione le poche compagne che riescono a dire la loro. Ada pensa che se il lavoro è prima privilegio, poi condanna e infine un gioco d'azzardo, allora la democrazia è una grande ipocrisia.

22/9/82

Ada unisce alla paura per la minaccia dei 131 licenziamenti quella per il poco che potuto capire dei provvedimenti del governo. Ha sentito dire : "Adesso si svegliano e protestano quelli che votano DC e soci!"

L'unico lavoro che ha forse le verrà tolto. Non è che "lo ami", comunque l'idea ora di andare in pensione a 65 anni le sembra "enorme". Ancora per lei che pensava di fermarsi ai 15 anni di "marchette" per andare con la "minima"... come la maggioranza delle donne.

Il 23 settembre ci sono 8 ore di sciopero per la trattativa e il giorno dopo lo sciopero generale. Si fara' in manifattura?

28/9/92

In fabbrica si fan sentire " quelli del padrone". Ada, con la tessera UIL in tasca, non condivide certo la linea sindacale. Si rende perciò conto quando comincia a essere utile al padrone un sindacato arrendevole.

E' in ballo di nuovo la questione di dare parte del salario alla azienda, "anche solo per durare un'altr'anno"- dice un capo. Capi e assistenti sono calati in massa nelle assemblee a dire la loro e sono stati scacciati dalle donne del turno di notte.

Ma ci lavorerebbero capi e assistenti con la paga cui vogliono costringere le operaie? Intanto gli scioperi non vanno bene, invece un po' meglio quello contro il governo...

Ada ha visto le serrande calate dei negozianti di Perosa in sciopero. Nel loro comunicato nessun accenno alla crisi delle fabbriche. "Forse sarebbe ora che ci facessimo sentire in paese"-pensa Ada - " anche solo per far vedere che abbiamo paura e per dire che questa fabbrica non si salva rinuncando ai nostri diritti".

5/10/92

Si è poi svolta la seconda votazione sull'autoriduzione del salario e si è conclusa con una maggioranza di voti per dare i soldi alla direzione...

Ciò nonostante è uscito un comunicato della direzione che diceva di non essere disponibile a discutere. Alla fine però c'è stata una trattativa notturna in cui sono state elencate le varie perdite salariali "necessarie" per salvare la ditta. Ci saranno nuove assemblee e intanto Ada, che ha votato contro la riduzione salariale ( convinta "alla rovescia" dalle arringhe dei capi, se ne sta in disparte ad osservare.

13/10/92

Giallo. Dopo le votazioni sul salario esce una raccolta di firme di chi dissente ed intende impugnare un eventuale accordo, togliendo da subito il mandato a firmare al sindacato. Molte poi ritirano la firma: è intervenuta la direzione a far girare la voce che se non rientra il dissenso salta la trattativa. Lo stesso sindaco Furlan fa pressioni appoggiando il taglio del salario... Ada, che cominciava a trovare monotono l'amore-odio verso il sindacato decide di firmare anche lei e partecipa ad una riunione in biblioteca a Perosa dove è presente un avvocato, organizzata da Rifondazione Comunista. Anche lì, comandati dalla direzione, si presentano capi & C. , scesi in buon numero ad osservare.

Nei prossimi giorni ci sarà la spiegazione dell'ipotesi di accordo e poi, il 15, referendum in tutta la fabbrica.

22/10/92

Un centinaio le firme per togliere al sindacato la delega per trattare "l'autoriduzione" del salario: salta il programma sindacale...Il 15 non c'è stato il referendum e i sindacalisti si sono sfogati sugli "irresponsabili" che non si rendono conto della situazione. Ada a questo punto pensa che darà indietro la sua tessera UIL...Per risposta ai contestatori si fa una nuova raccolta di firme , questa volta a favore, ne raccoglie 240 (una settantina erano già sicure, quelle di capi, assistenti e manutenzione).Una settantina quelli che si sono astenuti. Ada si chiede come mai il sindacato non ha fatto la sua strada, visto che la maggioranza, più o meno convinta, appoggiava l'autoriduzione. Evidentemente non vuole avere nessuna opposizione...

26/10/92

Giallo dentro al giallo. Si è saputo, alla fine, che CGIL CISL e UIL avevano firmato l'accordo per la manifattura il 9 ottobre, ben prima cioè di sottoporlo alla verifica delle assemblee.Altro che referendum! Si capisce allora la rabbia verso chi si era opposto e le pressioni per raccogliere firme a favore, andando anche a cercare a casa le operaie...Ada, adesso aspetta di vedere la prima busta con la trattenuta ( a quel punto si potrà aprire una vertenza legale) e digerisce come può le critiche delle compagne, convinte di aver salvato la ditta "pagandole la tangente"....

E ascoltando la TV conclude: "Con il governo si è fatto il bis!" Negli ultimi giorni circola la voce che la manifattura adesso vuole assumere gente(boh!).

2/11/92

E' proprio vero che ci sono assunzioni. Alcune donne sono entrate al turno di notte. Inoltre si stanno riorganizzando gli appalti: sono di nuovo un buon numero i lavoratori delle ditte esterne

( che però vengono utilizzati in produzione, violando la legge)...

Ada ha saputo che da novembre ci sarà un nuovo direttore, 'don Basilio' se ne va. Promosso? Ci sono vari casi di lettere e provvedimenti, come se i capi dovessero sfogare un po' di rabbia: fra l'altro il cdf pare abbia dato le dimissioni, ma in bacheca non c'è nessun avviso. Ada sente dire che adesso il filato va via subito, che la svalutazione della lira ha dato un vantaggio insperato alle merci taliane. Con tutto quel che risparmierà sul costo del lavoro la Manifattura ( il conto è di circa 400.000 lire al mese a testa) può fare tranquilla gli investimenti promessi: gli interessi alle banche li pagano le operaie!

9/11/92

Il nuovo direttore gioca a rassicurare e spiega che le nuove assunzioni sono a termine e per sostituzione di maternità. Intanto le nuove macchine,sono arrivate subito dopo l'accordo come se tutto fosse pronto da tempo.... Ada segue sull'"Eco" le cronache di Lussana e constata che la racconta proprio come piace al padrone, nessuna parola sull'opposizione, sulle squadrette degli appalti di Cian e soci, niente sui capi e sulla loro arroganza. Così le operaie devono scrivere all'Eco per spiegare il loro punto di vista e al mercato, la domenica, si distribuiscono volantini.Ada, mentre mangia il suo panino ( anche la mensa se l'è presa il padrone) guarda le facce delle compagne di lavoro e borbotta "ma com'è ancora buono il padrone!..."

16/11/92

Ada questa settimana si è messa in mutua. Da casa ha seguito le 'baboie della manifattura' - come dice lei - . Le han portato un volantino della CGIL - segreteria di Pinerolo - che dice e non dice, dissente dall'accordo sulla riduzione del salario ma rispetta la maggioranza che lo ha accettato. Mah! C'è poi stato lo sciopero dei tessili, 4 ore , fatto da poche e per niente preparato da sindacato e delegati.Forse in manifattura non si vuol più fare uno sciopero quando lo dichiara il sindacato ...Forse non si capisce più cosa vuole, dopo questo accordo balordo!

23/11/92

Adesso che "le bocce sono ferme", Ada ha preso le sue decisioni. Sa che non conta niente, che la prenderanno in giro o, peggio, "troverà lungo", ma ha restituito la sua bella tessera UIL:

E'anche fra quelle che han firmato dall'avvocato per la causa sul taglio del salario alla Manifattura. E' in buona compagnia...

Dice fra sè e sè: "A cosa serve che adesso arrivino le proteste per quell'accordo da parte di CGIL e CISL di altre zone? Sentiremo come finisce in pretura... ma almeno non facciamo solo parole!.

30/11/92

Silenzio non consueto in fabbrica, sembra che niente sia succssso in questi mesi. E' ritornato tutto alla "normalità", ritmi alti, straordinario diffuso, e operai di ditte esterne che sostituiscono sulle roccatrici le operaie in pausa mensa (ecc).Unica novità: si sta aspettando il rinnovo dei delegati: ci sarà 'aria fresca'? Mistero invece sulla materia prima che si sta lavorando. Il cotone è sempre lì che si rompe nelle mani,tanto per semplificare il lavoro! Ada, dopo questo periodo intenso, si guarda di nuovo un po' intorno. Sere fa ha visto a "Milano-Italia" un sindacalista tessile che conosce che faceva la predica al presidente della Confindustria..." Abbiamo visto come vogliono insegnargli il mestiere qui in manifattura!"- ha concluso andandosene a dormire...

 

 

 

 

11/12/92

Il pino in piazza Marconi è di nuovo pronto per le feste. "Pacchi finti per un Natale sempre meno cristiano" - pensa Ada - ricordandosi di quand'era bambina e aveva l'illusione che ci fosse bisogno di pace e giustizia... Adesso il buon Natale della Fiat consiste nel fare credito per vendere macchine e mettere meno operai in cassa integrazione! Ma si sa che, come i tessili, anche i metalmeccanici sono "troppi" per le regole del mercato e molti altri finiranno a casa. Ada, che ha ancora un posto di lavoro, sa bene che fra "pacchi" del governo e ricatti padronali sembra di essere al 'palo della tortura'...Ecco perchè all'albero di Natale ci metterebbe un po' di foto di Amato e Abete, che ce la raccontano bene la favola che risaneranno il paese...

21/12/92

Tutti i dipendenti della Manifattura hanno trovato nelle buste meno soldi: al secondo livello 137.000 lire lorde di trattenuta "per salvare la ditta"...E poi bisogna aggiungere il resto che si sa. L'altra cosa che si attendeva in fabbrica era il rinnovo dei delegati ma babbo Natale non li ha ancora portati, sembra per difficoltà sindacali a digerire candidati dell'opposizione. Invece Ada conta proprio su facce nuove nel consiglio di fabbrica...

11/1/93

"Niente di nuovo", per fortuna , dalla manifattura. Le novità sono sempre poco allegre di questi tempi. Per esempio la flessibilità della manodopera e dell'orario: vedi il caso delle uscite anticipate per problemi ENEL e l'intenzione della direzione di fare recuperare fino all'ultimo minuto di produzione...Ada ha intanto visto le ferie programmate sul tabellone per i primi mesi del'93 e poi...'radiocotone' fa girare la voce di un cambio di orari in arrivo...Tutto questo nella calma piatta della fabbrica salvata dall'autoriduzione del salario,che- dice un sindacalista -

si è garantita la sopravvivenza per un altro ciclo (magari solo di mesi...).

19/1/93

Grandi movimenti di gennaio. In seguito alle dimissioni di varie operaie sembra più intenso il turnover in Manifattura. Si telefona a casa e si ricorre al collocamento di Pinerolo. C'è sotto qualcosa? Per esempio dimostrare che adesso la fabbrica va a gonfie vele? Tutto questo proprio mentre in tutta la provincia si parla solo di crisi? Che ne dice "radio cotone"?

Ada aspetta, e non è sola nell'attesa, questa causa in pretura per la riduzione del salario...convinta che, se non si sa bene dove si finisce, è meglio non concedere al padrone altro che lo stretto necessario...

25/1/93

Ada non ha più letto articoli sull'eco del Chisone che parlino della Manifattura, nessuno che viene a mettere il naso nel va e vieni degli operai. Per esempio sono stati licenziati due giovani delle imprese... ( quelle poi sono tabù)!

Il sindacato ha detto che si farà un'assemblea per "spiegare come si eleggono i delegati" e poi, forse l'8 febbraio, ci saranno le elezioni.!"

Qualcuno, nel sindacato, sfotte sul rinnovo dei delegati e dice che a suo tempo non c'era nessuno che si offriva...Evidentemente le vicende di questi mesi e l'opposizione che si è formata in fabbrica non sono sufficienti a spiegare la voglia di cambiare...

 

2/2/93

Ada è accontentata: se in zona si tace, sui giornali nazionali si parla di nuovo del gruppo Legnano. Si scrive che a Legnano e Cerro l'azienda prova il 'metodo di Perosa', chiede infatti 100 ore in più di lavoro annuo, per tre anni e a parità di salario, per non mettere in mobilità 253 dipendenti.Inoltre si lega il premio annuo al tetto massimo del 4,5% di assenteismo: per ogni mezzo punto in più il sindacato calcola che il padrone "risparmia" 80 milioni ( e l'assenteismo lì è al 7,5% !).

Infine altre 170.000 al mese a testa di perdita di salario per la perdita dei servizi di mensa e trasporti. Il sindacato lì pare deciso a opporsi come i cdf del gruppo (Legnano,CerroMaggiore,Monterosa,Crespi,Montalto, Legnano due,Legnano Tinti). Dunque si allarga la smagliatura aperta con l'accordo di Perosa e il padrone diventa sempre più vorace...

 

9/2/93

 

Mentre nel resto del gruppo c'è tensione per le richieste padronali, in Manifattura è stata una settimana di attesa per molte operaie che vogliono mettere aria pulita nel cdf. In questi giorni poi ci sono state le elezioni dei delegati e, almeno la minoranza che si opposta all'autoriduzione del salario, è riuscita a farsi ben rappresentare. Ma anche altri aspiravano ad avere delegati: è il caso della direzione che ha spinto la candidatura di un capo sul turno del normale. E' passata IVA a raccogliere le firme... Il risultato comunque è il seguente: salvo uno è saltato tutto il vecchio cdf. Ci sarà comunque anche la direzione rappresentata in quanto il capo è stato eletto. Mah! Ada è soddisfatta -"Niente male..."- dice- e per quanto riguarda il capo adesso almeno è chiaro chi è col padrone!".

17/2/93

Primi giorni con il nuovo cdf. Ada si rende conto che questa voglia di cambiamento non rafforza le operaie della Manifattura se non si farà un altro passo. E' necessaria l'unità con le altre fabbriche del gruppo, su cui pesano i ricatti già passati a Perosa. Per rimediare e per resistere alle bufere future e per limitare i danni della divisione sindacale. Ada trova questi pensieri molto impegnativi... Ascolta attenta i commenti delle compagne alle prime risposte della direzione alla svolta in fabbrica -. una delegata appena eletta è stata subito emarginata e isolata dal suo reparto - " Allora, adesso che li abbiamo fatti i nuovi delegati, li difendiamo o no?"...

 

22/2/93

Meno difficile del previsto la resistenza nelle altre aziende del gruppo alle proposte padronali. Si ha notizia di un accordo per Legnano e Cerro che annulla la richiesta di mobilità per 253 operai e riduce al minimo il "sacrificio" sulla busta paga. Infatti si dovranno pagare tiket di 1800 lire per i trasporti, 1500 lire per la mensa e di 1000 lire per il pacco-viveri per il turno di notte. L'azienda si impegna a investimenti per 13 miliardi. Non male come compromesso rispetto a quel che è successo a Perosa ( dove si stan licenziando altre operaie...). Ada non si illude che queste soluzioni più o meno gravose salveranno dalla crisi il settore tessile - ha già sentito dire che deve "sparire"...Intanto in Piemonte ci sono oltre 13.000 lavoratori in mobilità, gli iscritti al collocamento sono 231.000 (7,4%). Ada si guarda intorno e non vede sbocchi nè con questo governo nè con "qualcosa" che lo rimpiazzi...

8/3/93

8 marzo. Alcune amiche vanno in trattoria a festeggiare. Ada sorride : una ' consolazione ' per quel che capita alle donne tutto l'anno. Ha sentito in TV che a Torino ci sono 14.000 operai in lista di mobilità - il 63% sono donne...! Il 27 febbraio ha guardato in TV la manifestazione di Roma, fra quelle migliaia in lotta c'erano anche operaie della Manifattura...La direzione ci trova gusto a far fioccare lettere di sospensione e ammonizioni ( per chi è stato a casa il 17 febbraio - la solita grana-, per screzi coi capi o problemi di mutua: tutto va bene per far sentire il bastone). Lei aspetta questa causa sulla riduzione del salario, ha saputo che si terrà a Pinerolo. Chissà se ci sarà un po' di pubblico della Manifattura?

16/3/93

L'8 marzo non è stato un giorno festaiolo, gli 800.000 tessili (60% donne), hanno fatto 4 ore di sciopero. Alla Manifattura è riuscito bene. Ada è contenta perchè il nuovo cdf è entrato in carica ma già venerdì, in un incontro all'Unione Industriale ha trovato del filo da torcere. In una breve riunione, interrotta per reciproche intemperanze, la direzione ha fatto sapere di essere disgustata della Manifattura di Perosa. "I nuovi assunti si licenziano, non troviamo personale,l'assenteismo è altissimo, questa valle dimostra di non meritarsi una occasione di lavoro così...che andrebbe presa senza discutere..." Più o meno così la predica e poi...tutti a casa. Ada comincia a non stupirsi più di nulla.

23/3/93

Mentre si sta preparando con un intercategoriale per delegati lo sciopero del 2 aprile, in manifattura si discute dell'ultima trovata della direzione. E' davvero bella! Dunque, le ferie non si farebbero ad agosto ma a luglio, per risparmiare energia elettrica ...e la cosa non piace proprio alle operaie. Ma la direzione offre uno sconto: se si accetta di lavorare a fine anno si rimangia tutto e in più dà delle giornate di ferie individuali. Importante è avere sempre qualche trovata nuova per dimostrare che si tiene in mano le redini... e rendere avvincente l'ingresso in fabbrica! Sembra un giallo , manca solo l'ispettore Derrick.

29/3/93

Non fa notizia per l'Eco del Chisone il rinnovo quasi completo del cdf della manifattura... Si risveglierà con la causa in autunno per la riduzione del salario? Tanto meno parla degli straordinari - e poi cosa dovrebbe dire? ( che a molte piace stare al caldo a lavorare con quei ritmi anche dopo l'orario, convinte che sia un modo adeguato per difendere i salari nella crisi, dopo aver magari concesso al padrone uno sconto?). Ada non è di queste, anche se a suo tempo c'è cascata con gli straordinari...

Intanto, la primavera è arrivata, dopo le ultime nevicate: qualche valanga ha colpito il governo. "Non male, generale Inverno"...

4/4/1993

Ada, come molte operaie vorrebbe fare un bello sciopero sulle ferie. E'da un bel po' che dura: le proposte della direzione, le controproposte del cdf, le assemblee con i turni divisi nel voto e nella volontà di scontrarsi con la direzione...Son in gioco, oltre alle ferie ad agosto il ponte di fine anno e l'uso delle ferie individuali e delle festività che cadono di domenica. Ada commenta a modo suo che da questo carcere a vita che è il lavoro di fabbrica, forse non si riuscirà a uscire ma un po' più di unità degli operai non le dispiacerebbe. Adesso la palla passa al sindacato, finora rimasto a guardare da fuori i contendenti e pronto a giocare sui battibecchi...

12/4/93

Con il suo vestito nuovo Ada è andata alla messa di Pasqua. Faceva freddino. Più tardi ha atteso al mercato Franco, questi ha raccontato che sta per partire militare. In questi mesi è stato sovente via, a lavorare nei condomini del Sestriere. Discutono un po'della "vita" in Manifattura. "Sai, fanno trovare lungo ai delegati, negano i permessi interni retribuiti e non lasciano entrare il sindacato per i consigli di fabbrica..."- dice Ada e Franco, abbronzato e con una nuova aria scanzonata commenta:-"Adesso comincia il bello, bisogna manovrare fra sindacato e padroni...e magari anche tribolare per capire cosa vuole la gente!".

Ada ripensa allo sciopero di un'ora delle operaie del turno di notte, per far capire che sono unite e non rinunceranno facilmente al ponte di fine anno...Mah! Chissà come andrà l'incontro che ha chiesto la direzione all'Unione Industriale?

19/4/93

Ada è di nuovo in minoranza. Si sta abituando...Abbandonato il sindacato padronale, si trova con chi non ha accettato la riduzione del salario. Adesso si è beccata la scoppola della "valanga di SI" al sistema maggioritario. Non si pente del suo timido no, anche se dalla TV arrivano sghignazzi su "chi non si è reso conto dell'aria che tira". L'aria che tira Ada la vede dalla Manifattura e lì gli operai sono ancora indigesti...quando lottano. Le trattative sulle ferie all'U.Industriale si sono rotte...

26/4/93

Da martedì 20 è cominciato, prima con la notte e poi sugli altri turni uno sciopero di un'ora a fine giornata. E' la storia del calendario ferie , si vuole il ponte di Natale. L'azienda, con cui si sono rotte le trattative, insiste per completare l'orario annuale che "prevede" un totale di 331 giorni lavorati fra tutti i turni. Nel '93 alla quota mancano 10 ore...e l'azienda si impunta.Il ponte richiesto dalle operaie richiede sei giorni, due di questi si possono coprire con due festività che cadono di domenica, ma l'azienda ne vuole dare solo uno e fare lavorare l'altro. Ada si è fatto lo sciopero commentando: "Altro che Giappone...questo padrone è proprio un bel lombardo della Lega! Allegria!"

3/5/93

1° maggio con la lotta quest'anno. Lo sciopero di un'ora è proseguito in manifattura. Ci sono alcuni incerti. Ma la direzione guarda la massa e va pesante riempiendo di comunicati la bacheca. "Non c'è abbastanza materia prima, fermiamo una decina di ring" oppure "se continuano gli scioperi ci riserviamo di mettere in libertà il personale per motivi di sicurezza ecc".Questo è l'inizio. Dalle minacce si passa poi ai fatti, vengono messi in libertà 25 operai sui vari turni. Parte allora lo sciopero di 8 ore (giovedì)che durerà fino alla domenica. Al cambio turno di giovedì una delegata vine coinvolta suo malgrado in una discussione con un'operaia.Era una provocazione aziendale? La direzione ci imbastisce su gli estremi per una sospensione di entrambe per 5 giorni...Come dire che intende licenziarle...

10/5/93

Ada prova una rabbia crescente. Lo sciopero si estende. Prima un'ora, poi la messa in liberta', le 8 ore, due licenziamenti...Ha letto l'articolo del direttore dell'ECO. Ma è ben chiaro come va in Manifattura? Per esempio il ruolo di capetti e compagnia nel provocare: "Sarebbe tutta lì la professionalità richiesta dalla direzione?". Altri episodi: i carabinieri alle porte, il direttore colto da malore...Venerdì Ada,entrando nel cinema Piemont per l'assemblea organizzata dal sindacato ha un pensiero fisso:" Adesso che abbiamo rifatto il cdf ce lo smontano, dove vogliono arrivare?"In sala la sorpresa, tutto pieno. In disparte I.V.A.,  sempre in servizio, raccoglie firme per una lettera all'ECO di parte padronale. IL sindacato comunica la denuncia per violazione dell'art.28 per le messe in libertà e i licenziamenti.E il sabato altre 33 in libertà...siamo a 83. Gli stipendi saranno pagati? La domenica 9 un corteo si snoda per le vie di Perosa.

17/5/93

Ada al presidio sta vedendo una faccia nuova della vita di fabbrica. E al grande corteo di sabato finalmente ha sentito questa valle un po' più viva. La decisione di trattare sulla rinuncia alla causa in Pretura non l'ha presa alla leggera, ha capito che in Manifattura ora si può contare di più...se questi giorni di lotta non saranno dimenticati.

24/5/93

Non è finita come si sperava...La lotta, un continuo correre dietro a problemi posti dalla direzione, si è chiusa di colpo, per evitare ulteriori spaccature. "Un gruppetto stava raccogliendo firme per dare al sindaco o alla Regione l'arbitrato sulla vertenza" di è detto a un certo punto. Ada, sballottata avanti e indietro, seguendo le assemblee o davanti alla fabbrica, ha capito una solo cosa, che ci va organizzazione e unità dei lavoratori. Entrambe sono state carenti e si costruiranno a fatica. Per la delegata licenziata, la sua solidarietà continua anche dopo la lotta. Metterà a disposizione la quota sindacale, che ora non versa più avendo dato la disdetta.

31/5/93

Qua e là si spostano operaie, dividendo talvolta quelle che hanno lottato dalle compagne che hanno criticato lo sciopero. Non si vuol far litigare? E' ancora troppo presto per capire quale sarà il cambiamento con la nuova direzione, intanto il cdf - come tutte le operaie- riflette su questi lunghi giorni. Ada sa che la delegata licenziata era scomoda, come tutti quelli che lottano e si organizzano, ma non vuole credere che sia scontato il provvedimento che l'ha colpita. Durante la lotta si è parlato spesso di dignità, di diritti. Gli operai quando alzano la testa interrogano tutta la società, che sta sulle loro spalle. Allora, si ha meno diritti degli schiavi antichi?

 

6/6/93

Mentre in fabbrica si sperimentano le "nuove relazioni industriali", cioè ci si saluta e si cura la pulizia dei reparti...è giunto il momento della causa in pretura. Una cinquantina di operaie sono scese a Pinerolo per la prima udienza . E' in ballo la questione della riduzione del salario. Il pretore è una donna e ad Ada la cosa sembra di buon augurio ... Erano presenti due nuovi dirigenti della Manifattura ma mancavano quelli vecchi e il sindacato. Guarda un po'!

Il pretore dopo aver sentito qualcuno ha aggiornato il processo a luglio.

14/6/93

Buone notizie in Manifattura. Dopo un po' di tempo per riflettere, la nuova direzione ha fatto sapere che era intenzionata a trattare sul rientro delle due licenziate. E' stato raggiunto un accordo dal cdf e sindacato, accettato dalle due operaie, che prevede il rientro da lunedì 14. Il periodo dopo il licenziamento viene considerato "aspettativa" e i 5 giorni di sospensione già scontati, vengono ridotti a tre "senza recidiva". Le operaie in Manifattura sono contente di questo risultato che segnala un certo cambiamento nei rapporti con la direzione e ripaga una lotta tormentata.

 

21/6/93

Ada comincia a tranquillizzarsi, anche se sa bene che la direzione sta solo riprendendo il fiato, e poi ci penseranno governo & C. a dare altri problemi. Intanto il 2 luglio ci sarà la seconda udienza della causa sul salario: si farà vedere il sindacato? Ada è andata alla assemblea per la Macerazione e ha visto nelle facce dei presenti la stanchezza, appesantita dai discorsi di chi, senza nominare la crisi mondiale, vorrebbe una levata di scudi dalla popolazione per la rinascita di questa valle...E chi l'ha "lasciata addormentare" in tutti questi anni?...

28/6/93

Una settimana da ricordare. Il tam-tam di valle riporta notizie gravi da tutte le aziende, la TV segue la volata della trattativa a Roma sul costo del lavoro, in sottofondo schegge di visioni sui conflitti in giro per il mondo. Crisi: Ada comincia a vederne gli effetti intorno a sè. Uno per esempio è la disponibilità a mediare per evitare la causa e le possibili ritorsioni in Manifattura. L'azienda ha proposto al gruppo di dissidenti di venire a un compromesso, utile a entrambe le parti... e si sta discutendo. Certo per accettarlo l'azienda deve fare un passo indietro rispetto al famoso accordo. Se ne discuterà, di questa Manifattura anche al coordinamento previsto a Legnano all'inizio di luglio...

5/7/93

La causa in pretura si fa. Va però avanti lentamente: sentiti due operai e i sindacalisti (nervosetti), l'udienza è stata aggiornata al 16 luglio. Nella nuova aula giudiziaria si può seguire bene il processo. Ada, una volta tanto, può vedere messa sotto inchiesta la direzione. Ma quello giudiziario non è certo il terreno più sicuro e aspetta il coordinamento del gruppo Legnano per capire quale unità dei lavoratori è possibile...

12/7/93

Le notizie riportate dal coordinamento di Legnano sono scarse. Scambiate alcune informazioni sulle varie fabbriche i delegati hanno ascoltato la relazione del dirigente del gruppo: investimenti, vendite ecc. Anche nelle altre fabbriche si assume, la flessibilità è la parola d'ordine e ci sono squadrette esterne di operai come a Perosa.

Ada attende l'assemblea sul costo del lavoro per votare no: anche se non capirà tutto le basta il titolo per capire che si vuol fare in grande come in Manifattura...

19/7/93

Ada continua a seguire la causa sul salario alla pretura di Pinerolo. Ma pare si concluda presto: infatti, sentita la direzione il 16, il pretore ha rinviato il processo ad ottobre. Ci dovrebbe già essere la sentenza. Le ferie sono vicine, archiviata con una votazione a favore l'assemblea sul costo del lavoro, la Manifattura procede a pieno ritmo. Unico neo le ultime macchine installate - e non ancora pagate- non vanno bene e debbono essere sostituite. Sono quelle per cui si era chiesta la riduzione del salario...

6/9/93

Aria nuova in Manifattura dopo le ferie. Nuovo direttore: Daviè, nuovo vice: Stevenin. Poco per quanto riguarda il lavoro o il cdf. Non ci sono ancora stati incontri sindacali.

Ada , che nelle ferie ha girato "in zona", attende una assemblea per sentire il polso delle sue compagne.

Dicono che sarà un autunno caldo, lei lo interpreta nel senso che si bruceranno molti posti di lavoro... La "sua" fabbrica è al sicuro?

13/9/93

Ada guarda alla Cascami Seta, ai suoi 59 licenziati, con timore. Sa che è una storia tragica che si trascina da anni, sa anche che dovunque ci sono casi simili. Legge sui giornali dei chimici di Crotone, anche loro chiedono lavoro ma hanno la forza di bruciare falò attorno alla fabbrica occupata e spingere in sciopero l'intera città. Dal Nord al Sud si dovrebbe muovere ogni lavoratore invece di lasciarsi morire azienda per azienda... Invece i più sperano che tocchi a qualcun altro!

21/ 9 /93

Quel che aspetta le nuove assunte, nonostante la nuova direzione, è conosciuto da tutti. Eppure succede ancora che si entri per poi uscire dalla fabbrica dopo un giorno di lavoro... Il ricambio in manifattura prosegue, con spostamenti sui turni ecc. Ada ha preso con allegria la notizia che il sindacato ha fissato un incontro con la direzione per l'8 ottobre : proprio il giorno della sentenza in pretura. Se ne sono dimenticati?

27 / 9 / 93

Attesa per il processo e l'incontro con la direzione. In Manifattura si aspettano almeno qualche novità , come la possibilità di ripristinare il servizio mensa. Ada segue in TV le poche immagini da Roma del corteo del 25 settembre. Un giorno forse si muoverà anche lei ...

4 /10/ 93

Bonaccia in Manifattura. La quiete non convince nessuno e Ada tiene d'occhio quel che succede qua e là... pensando che Perosa non è fuori dal mondo. E' meglio che mettere la testa sotto la sabbia o fare solo maglia. Certo, poi le succede di essere anche triste o magari allegra, ma ricorda e teme i periodi di totale alienazione, di sola fatica e sonno... L'8 ottobre c'è il processo a Pinerolo, ed è dovuto alla resistenza dei mesi scorsi. La sentenza dichiarerà illegale l'autoriduzione salariale imposta dalla direzione?

11 / 10 / 93

Finalmente un incontro tra cdf, sindacato e direzione, alla vigilia della causa. Fra l'altro l'azienda chiede collabo-razione per una migliore qualità della produzione. Il giorno dopo in Pretura , Ada sentirà l'avvocato padronale sostenere che i tempi sono di vacche magre e il sindacato fa bene a dare ragione ai padroni. Il pretore non se la sente di riaprire il conflitto sul salario e darà solo ordine di pagare gli interessi...

20/10/93

Ada aspetta che qualcuno venga a commentare la sentenza ma non avviene. Così è solo il volantino dato alle porte che le permette di riflettere. Molte hanno l'amaro in bocca e aspettano adesso il parere dell'avvocato sul ricorso. Si annuncia un nuovo sciopero "caporale" indetto dal sindacato. Fumo senza arrosto: mentre i padroni si danno la voce l'un l'altro,nemmeno a livello di valle si ha la forza di scambiarsi fra operai una mezza parola...

1 / 11 / 93

E' un dovere annuale questa visita-parenti al cimitero. Solito silenzio , croci di tutte le forme, tombe per tutti i portafogli. Il prete pare uno del telegiornale che commenta come può una tragedia dopo l'altra... Offre speranza, ma Ada nella crisi non tollera le parole che invitano a portare la propria croce individuale... Sente che le manca il senso della storia se non c'è un progetto collettivo per la città dei vivi...

8 / 11 / 93

Ritorna in Manifattura un alto "assenteismo", fra un po' si sentirà di nuovo una tirata di briglie? Ada non sente grandi commenti alle dimissioni di tre nuove delegate. Adesso il cdf resterà in tre (più uno) . Il sindacato ne approfitterà per far uscire qualche fedele? Ada ha sentito fra i motivi delle dimissioni la battuta "ne avevamo abbastanza"...Certo non è facile vivere tenendosi a distanza dalla direzione e dal sindacato.

16 / 11/ 93

Allora, questa sentenza del pretore è uscita o no? Ada ricorda ancora il processo con la pretora che non si faceva sentire... ( Di Pietro quelli delle tangenti li scuote un po' per fargli vuotare il sacco! ) Ma anche se si legge di sentenze a favore degli operai Ada sa bene che sono una goccia in una mare di illegalità. La giustizia, anch'essa, è una facciata per dar lavoro a molta gente... Ai margini della legge c'è la legge del profitto.

 

22 / 11 / 93

Quanto saranno lunghi gli anni '90? Ada vive male questo momento. In valle si sente la crisi che rosicchia - migliora la Riv? Ecco la Boge, poi la Tecnomaiera, poi la Talco....- ma in giro è tutto un brulichio di avvisi di reato e di licenziamenti. E la Manifattura? Caldo, tanto caldo anche se fuori si è sottozero. Sovente Ada non vede l'ora di arrivare a casa e chiudere la porta su un mondo che viaggia sempre più in fretta...

29 / 11 / 93

<<Perosa in testa alla classifica dei paesi più "vivibili" del Pinerolese.>>

Ada si rilegge sull'ECO l'articolo, gli ultimi commenti del sindaco e dice : "Bella roba, della crisi del lavoro in valle e della droga non se n'è parlato..." Una valle dove ormai vale il motto "finchè dura!" e ognuno fa per sè...

" Vedremo se verranno dei turisti a esplorare questo paradiso - borbotta Ada , entrando velocemente in Manifattura, come al solito e ..."finchè dura"...

6/12/93

"TUTTO VA BENE, TUTTO E' REGOLARE, TUTTO E' TRANQUILLO, TUTTO E' NORMALE..." Questo ritornello accompagna le giornate di Ada. Intanto alle elezioni amministrative è cresciuta la destra; per mezzo della TV i nipotini del duce... invitano a "cambiare" e si sente un gran gridare "al nero". Ada sa che c'è una continuità nella richiesta popolare di ordine. Non ha niente a che vedere con la crisi, i licenziamenti?

Intanto in Manifattura si è concordato che il ponte di fine anno si fa e così pure non saranno spostate le ferie di agosto nel '94...

13/ 12 / 93

Ada sta frequentando il corso per la patente. Fra le cose che studia c'è la novità che non si può cambiare la ruota - ci vuole lo specialista. E' il nuovo codice. Chiaccherando col padre e col nonno, apprende che si chiedeva prima della guerra una conoscenza completa del veicolo. "Ma allora solo gli intellettuali plurilaureati prendevano la patente?"- si chiede Ada - " oppure le scuole di oggi sono così povere di contenuti che un diploma vale meno del vecchio avviamento?"

20/12/93

In questo gran parlare che si fa di pensionamenti, mobilità ecc. Ada prova un po' di sconcerto. Per la prospettiva lontanissima e incerta per lei di arrivare sana e salva ad una pensione decente, per la constatazione ovvia che che c'è sempre meno gente che lavora nella produzione. Crescono tutti gli altri settori, dicono le statistiche. Non è tanto rassicurante per chi resta operaio a reddito decrescente e bastonato. Sarà anche per questo che ci si affida alla Lega?

10/1/94

Una sera al bar Ada ha conosciuto Luca, più vecchio di lei. Hanno parlato di Franco che dovrebbe arrivare in licenza, di cosa porterà il '94, e ... della manifattura. Le feste han fatto le consuete vittime per la depressione e l'ansia, con rimedi illusori a base di tranquillanti. Ada conosce alcune donne che stanno male. Quando poi ha raccontato a Luca del suo lavoro, dell'aria nuova in fabbrica, del rinnovo dei delegati, della riduzione del salario, lui ha promesso di prestarle un vecchio libro: "Si parla dei tessili a Perosa 30 anni fa, delle loro lotte... magari ci trovi un po' di fatti su cui riflettere..."

15/1/94

Bella neve. Sta lassù sui monti e aspetta gli sciatori. Ada ha un attimo di gelo quando pensa che in Jugoslavia hanno poco da sciare... Se la manifattura intende pagare le rate della restituzione dei soldi dell'auto-riduzione adesso è ora. Si vedrà in busta... Un esempio anticipato della flessibilità richiesta dal governo. Operai Tiramolla, tuttofare, a scorrimento, a perdere ecc... ! Bei problemi per i nuovi delegati, chissà come voterà la gente ( sindacato permettendo).

23/1/94

Adesso che la Paninoteca è chiusa per storie di videogiochi d'azzardo, Ada si sposta qua e là. L'altra sera bevendo il solito tè e facendo il punto con amiche sulla manifattura, ha ammeso che sono svanite le illusioni sulla nuova direzione. Si possono avere le ferie e i permessi con più libertà, il 17 febbraio non sarà motivo di scontri - si può prendere ferie ecc. Ma certo i ritmi sono sempre alti. Girano voci su un cambio d'orario (6X6) ma la direzione ha detto al cdf che per il momento non conviene... A marzo l'azienda comincia a restituire i soldi, a breve rinnovo dei delegati - RSU si chiameranno... Mah! Le novità bisogna cercarsele sulla televisione...

30/1/94

Ada ha sentito in TV che ci sono nuove fibre tessili in grado di filtrare le sostanze tossiche, di cambiare colore a seconda della temperatura. La tecnologia va avanti: le condizioni di lavoro invece fanno piccoli passi... indietro e l'aria che tira è quella di spremere al massimo gli operai - tanto si adattano o se ne vanno via ! Adesso si parla di uno sciopero dell'industria legato alla Fiat: quasi quasi Ada si guarda l'oroscopo per vedere se nel suo segno ci sono indicazioni utili...

6/2/94

Ada e il 90% dei dipendenti della manifattura hanno poi fatto lo sciopero del 2 febbraio, dichiarato per la FIAT. Eppure doveva essere solo per Torino... Sconcerto e incazzatura della direzione, che non può perdere nemmeno 4 ore di produzione! I delegati sono stati rimproverati al successivo incontro con la direzione, dove si è parlato del 17 febbraio, delle buste paga sbagliate da I.V.A .( S.Stefano e conteggio ferie), del part-time su cui non si è riusciti a fare un accordo scritto ( si fan troppi straordinari nella settimana).

15/2/94

La settimana scorsa, dopo lo sciopero di 4 ore, Stevenin è passato da tutte le operaie che han fatto sciopero a dire la sua e a minacciare . In altre parole comportamento antisindacale. Naturalmente L'ECO non lo riporterà in prima pagina. Ada aspetta l'incontro con l'avvocato per leggere insieme la sentenza del pretore che è finalmente stata depositata.

21/2/94

 

Ada ha appreso da una compagna di lavoro che a Luserna la Manifattura Abiti vuole mettere fuori 30 operai. Il sindacato da parte sua fa sapere che la riduzione dell'occupazione renderà più difficile al sindacato seguire da vicino le aziende della provincia. "Tutto il potere ai delegati" si dice allora, salvo scoprire che i giochi son fatti e i delegati sono tutti da costruire... Ada segue i commenti sulle vicende della Tecnomarmi, anche perchè si fan notare per le strade della valle. Non ha potuto essere presente alla manifestazione a Perosa di domenica 20 ma varie operaie della Manifattura han voluto sostenere la lotta di lavoratori che l'anno scorso si sono mossi per loro...

28/2/94

Ada orecchia svogliata questo litigio nella chiesa anglicana sulla ordinazione delle donne al sacerdozio. Preti e vescovi scappano nella chiesa cattolica: gli piacerà il primato dei maschi, da non confondere però con l'omosessualità --ricorda il papa...

Intanto le operaie di Perosa han deciso di non far ricorso per la sentenza in pretura... ma questa è storia profana.

7/3/94

(Qualcuno ogni tanto si lamenta della storia di Ada:-"ma non muore mai?,"non fa mai l'amore?")

Ada questa settimana, è vero, ha avuto caldo da morire, 45 gradi. La rottura di un impianto ha reso le "normali" condizioni di lavoro insopportabili. Si son tenute ferme delle macchine per ridurre il calore. in compenso, nel reparto vicino, si lavorava con la maglia per le correnti d'aria, allegria!

 

14/3/94

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21/3/94

Ada voterà per i progressisti il 27 marzo, anzi il 28... Non conosce nessuno dei candidati: spera però che abbiano sentito parlare della Manifattura e tengano conto dei lavoratori e dei disoccupati. Per quanto riguarda invece Berlusconi che vada a quel paese, lui e la sua boria da superuomo!

28/3/94

Pare che il tessile-abbigliamento raggiunga un 10% di aumento delle esportazioni, con un saldo previsto nel '94 di 23.000 miliardi. In compenso ha perso 26.000 adetti nel '93 e altrettanti li perderà quest'anno. Gli industriali sono tutti contenti, un po' meno Ada, che legge anche che in Germania i tessili sono solo 300.000 contro i 700.000 italiani. Se questa è la tendenza del futuro per ill settore è di continuare a perdere occupazione. Infine il giornale riporta che c'è stata strage anche nei negozi a vantaggio della grande distribuzione.

2 /4 / 94

Straordinari a parte, che son meno ma non sono ancora finiti, in manifattura si gira tranquilli. Il sindacato bontà sua non si fa vedere da febbraio. Si farà vivo adesso, passate le elezioni, per il rinnovo dei delegati. Le briciole della restituzione a rate in due anni della riduzione del salario famosa cominceranno a essere versate con questa busta paga... Pasquetta fredda quest'anno, come l'umore di Ada per niente convinta del Berlusca, ovvero mister "milione"- di nuovi posti lavoro...

12/4/94

Visto dalla manifattura, il voto è poco comprensibile. Gli esperimenti in fabbrica non insegnano niente sulla libertà di manovra dei padroni? Il resto della valle ha perso posti di lavoro, ma in genere usando maniere "morbide". Allora perchè buttare la cassa integrazione? Che la maggioranza della popolazione abbia scelto Forza Italia e la Lega sembra quindi strano, anche se gli ultimi due anni di governo hanno colpito pesantemente gli stessi lavoratori garantiti. Dove sono poi gli imprenditori pronti all'appello del Berlusca?

19/6/94

Ada è andata incontro a Franco che arrivava: la naia è finita. Se la son contata fino a tardi. Di utile dice che ha portato solo la patente per guidare il camion... Han passato la notte insieme a casa di amici, per vedere se " la loro storia" stava ancora in piedi: Pare di sì... Anche se lui si è fatto più squadrato Ada gli vede dentro tante domande e la stessa rabbia ...

26/4/94

Nel buio del rifugio antiaereo dietro le case Gutermann, costruito nel '44 dopo il bombardamento alla Riv, Ada il 25 aprile ha provato qualcosa che aveva visto solo nei film. Ha ricordato Bagdad e la Jugoslavia. Ha sentito poi le parole sui partigiani, il richiamo alla lotta per la democrazia. Ancora una volta Ada si ripete "la liberazione in fabbrica deve ancora arrivare". - Il diritto al lavoro- dice la Costituzione. Ma per i padroni è solo diritto allo sfruttamento.

2/5/94

Con il cdf dimezzato ( 3 delegati più il capo...) si aspettano le elezioni delle RSU. La spinta dello scorso anno sembra esaurita. Ci si contenta di borbottare, aggiustandosi ognuno per suo conto. La manifattura naviga in acque morte: nessuna notizia dal resto del gruppo. Ada è cresciuta in questi mesi ma ora è bloccata, come tante. Paura? Certo preoccupa la situazione generale del paese, si avverte che la risposta che si riesce a dare è molto debole.

9/5/94

Visite frequenti di dirigenti: adesso è atteso per la settimana prossima il grande "boss" e si lustra tutto. Per il resto tutto "normale" nel mare di fili che si avvolgono come i giorni delle vite delle operaie... Invece Ada ha letto sull'ECO del triste epilogo della Tecnomaiera. Non riesce a commentare altro che con una imprecazione.

 

 

16/5/94

Finalmente ci sono state le assemblee. Il sindacato non si faceva vedere da sei mesi. Il boss sindacale "Grasian" poi era un anno che girava alla larga...Grandi spiegoni sulle regole e i valori della democrazia, sulla riserva di 1/3 dei delegati alla nomina sindacale. Peccato che non ci siano molti volontari per fare il delegato. Si è parlato anche di possibili cambi d'orario.

23/5/94

Curiosa come sempre Ada ha letto qualcosa sulla fabbrica di Melfi della Fiat. Ci sono le UTE, unità di lavoratori, ad esse è legato il 50% del premio di produttività. "Funzionano come una squadra di basket": il lavoro è sport...

30/5/94

Ada ha sentito discutere in Manifattura della notizia, passata anche in TV, del licenziamento di quattro operaie perchè iscritte al sindacato. Nella fabbrica tessile Manuero 2000 di Nereto (Teramo) le altre operaie vedevano come nemiche le quattro, appoggiando il padrone che le accusa di non accettare i ritmi imposti e "necessari per ottenere la produzione richiesta". Le operaie minacciavano sciopero contro il sindacato. Ada unisce lo sconcerto per questa vicenda di divisione ad altre belle notizie sempre sul fronte femminile, come la richiesta al momento dell'assunzione di non sposarsi per due anni ( in un'azienda di Mestre).

Lavoro: sport per maschi...

6/6/94

Si vota di nuovo. Ma chi ne parla? Spot in TV ma nessun commento in fabbrica: ognuno a testa bassa per i fatti suoi. Ada in questo non è diversa dalle altre, per lei l'Europa è un buco nero da cui arrivano lontani segnali. Le direttive non sono gradite dai vari paesi, più accetti i soldi distribuiti a pioggia - per cui si battono i vari onorevoli...

13/6/94

Ada ha inghiottito il voto a destra e si è fatta un pensierino. Si ricorda il suo ingresso in Manifattura e il ricatto della tessera: le pare simile quel che succede a livello generale. Bella democrazia quella in cui vale sempre il ricatto del lavoro e belle sorprese in arrivo per chi si sottomette, magari temendo il peggio. Berlusconi si è mangiato il voto democristiano e socialista e governa coi fascisti. Conclusione: i padroni si son messi al sicuro... Merda.

20/6/94

Ada ha visto il tabellone ferie appiccicato in bacheca. Non è stato concordato dol cdf, ridotto ai minimi tremini. Ferie: quanti, se ci vanno, saranno rilassati col quel che sta succedendo? A Pinerolo, allo stand di radio Beckwith ha raccolto depliant sul turismo in val Pellice. L'associazione "Mountagno vivo" propone di girare fra le borgate. Sì, un po' smarriti a vedere se dal passato recuperiamo un po' di forze psicologiche per resistere oggi, almeno un po' di testa dura...

27/6/94

Al concerto di Baccini, in piazza a Perosa, Ada non è andata. Era in manifattura. Non c'era molta gente, ha sentito, meglio il pallone con Nigeria-Argentina in TV? L'estate è cominciata, alternata a pioggia. Il tempo ideale per apprezzare il clima della fabbrica: caldo umido con contorno di polvere e vario rumore di fondo. Il totopensione porta poi l'umore ai livelli più bassi. Ada è appena agli inizi del buio tunnel del lavoro...

5/7/94

Festa in pineta a Perosa e sulla montagna di Bocchiarda. Dalla Manifattura Ada sente l'elicottero fare la spola con gli escursionisti. Sempre caldo in mezzo al cotone. Nessun canto, pensa Ada, tanto meno gli spirituals negri nati in mezzo ai campi di fiocchi bianchi. Come quegli schiavi, ma con tanto di diritti civili - sprecati a delegare - oggi le operaie e gli operai attendono tempi sempre peggiori. E' di nuovo ora di cominciare a cantare per farsi coraggio?

11/7/94

Questa storia è giunta alla fine. Non ci sono stati colpi di scena e avvenimenti eccezionali, alcune lotte sporadiche e il grande sciopero dello scorso anno. Poi calma, caldo, apatia, disillusioni. C'è qualcuno che vorrebbe venire in Manifattura a Perosa a lavorare per conoscere meglio l'ambiente in cui vivono e lavorano Ada e le sue compagne?. Non crediamo: ci si va, a lavorare, per necessità e di questi tempi, con ben poche curiosità. Allora lasciamo Ada al suo lavoro, al cotone che vola nel reparto e ,come i suoi sogni, scende presto a posarsi sul solido terreno...Ultime notizie: la direzione lamenta di nuovo un alto "assenteismo"... Ciao...