Sura 1
Al-Fâtiha
(L'Aprente)
Pre-Hegira *, n. 5 , di 7 versetti
1 In nome di Allah , il Compassionevole, il Misericordioso 2.
2 La lode [appartiene] ad Allah 3, Signore dei mondi 4,
3 il Compassionevole, il Misericordioso,
4 Re del Giorno del Giudizio 5.
5 Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto6.
6 Guidaci sulla retta via7,
7 la via di coloro che hai colmato di grazia8 , non di coloro che [sono incorsi]
nella [Tua] ira , né degli sviati. Nella recitazione liturgica si aggiunge :
"Amin".
Inferno Falluja - carta- pdf
poemetto
“murale” del poeta marocchino Mohammed Lamsuni, scritto durante l’assedio
di Falluja e dedicato “alla nazione araba resistente”. L’Inno a Falluja
è scritto in lingua araba e tradotto dallo stesso autore in italiano. Dopo un esilio in Francia,
Mohammed Lamsuni vive a Torino da 14 anni, avendo abbracciato la causa dei
diritti negati degli immigrati.
Cm.
10,5x18, pagine 72, € 5. Per
richiederlo direttamente all’editore: pon-sin-mor@libero.it
ESTRATTO:
[...] Interrogate la Sicilia e
l’Andalusia
Se
eravamo sanguinari o portatori della vera civiltà?
Interrogate
gli ebrei
Chi ha creato i
tribunali della vergogna: l’Inquisizione
E le camere a gas?
[...] Credetemi se vi dico
Io non piango Falluja
Ma piango l’uomo
Che comincia a considerare la
prostituzione
Purezza
E a chiamare la barbarie
Civiltà
A nominare i bambini dei sassi
Terroristi.
Davanti alla gigantesca macchina
militare
Le città muoiono in una strizzatina
d’occhio
Beyrut,
Kabul, Belgrado, Baghdad
[...] Falluja non dorme
I suoi occhi sono carboni ardenti
Leggono il libro pesante della
tecnologia
E quello che hanno scritto i genï dello
sterminio
e della tortura
Falluja è una vergine stuprata
Errante nel deserto dell’onore
Grida: dov’è l’uomo?
Dove sono i partigiani della pace?
Dove sono coloro che pretendono civiltà,
giustizia
e diritti umani?
Falluja sta per morire ...
[...] O assassini di “Ali”, di “Al-Hussein”!
O assassini di “Trotsky”, di “Ben
Barka”!
O assassini di “Yassin”, di “Neruda”!
O assassini dei Profeti e dei bambini!
Sappiate che i bambini non muoiono
O che sappiate!
Finché c’è una sola donna viva
È la madre dei bambini
E madre di Falluja
E Falluja è la madre di tutte le
battaglie
E la madre dell’altra civiltà
Che voi ignorate…
A Falluja i sogni non muoiono
I libri santi non muoiono
Sotto le bombe facciamo l’amore
E lasciamo le nostre donne incinte…
[...]
No! Io non piango
Ma sono felice allegro
Loro muoiono come le candele, come le
stelle,
Come le cellule nel corpo umano
Muoiono in piedi come le palme dei
datteri
Muoiono con il libro nelle loro mani
Muoiono cantando la nostra bella poesia
Muoiono sorridendo con ironia
Il sangue è un profumo
E il sole è bellissimo nel cielo del
fumo, dei gas
e della polvere
E il cielo è bellissimo, contempla
tranquillamente
Falluja, con serenità
[...] Siete venuti per darci lezioni di
civiltà
Noi conosciamo il senso della civiltà
dello sfruttamento e dello stupro
La civiltà della giungla
[...] Quale civiltà è questa?
Musei saccheggiati
Intimità violata
Corpi mutilati
Donne senza figli
Case distrutte
Pozzi di petrolio bruciati
Moschee profanate
Villaggi interi in aria saltati
Anziani umiliati
Migliaia incarcerati
Vergini stuprate
Anime di piccoli bambini svanite
[...] Oggi piango la morte della
coscienza
La morte della civiltà
Nel cielo e nella terra di Falluja
E a Falluja comunque
Vive la dignità!
[...]
RECENSIONE
“[...] Non
il sermone integralista di un imam fomentatore di odio. Ma il poemetto di
un intellettuale integrato come Mohammed Lamsuni, in rotta da venti anni con il
governo di Rabat e felicemente residente a Torino dal 1990. [...] La sua
poesia non riconosce legami di sangue cui concedere sconti morali... ‘Inno a
Falluja’ se la prende con gli amici ospiti. Quelli hanno accolto il bardo
esule introducendolo nell’em-pireo illuminista dove la libertà è la divinità
assoluta. Moham-med Lamsuni sottoscrive i valori ‘occidentali’ che pongono
al centro la dignità dell’uomo e fanno dell’intellettuale senza censura il
loro cantore. Proprio per questo mette in guardia gli amici: la battaglia per i
‘cuori e le menti’ del mondo arabo si vince con il rispetto e la tolleranza,
non con le sevizie inflitte ai detenuti irakeni dai militari americani nè con
l’assedio di Falluja scattato all’indomani del linciaggio di quattro
cittadini statunitensi. [...]”
Francesca
Paci su La Stampa, 5 maggio 2004.