Nato
nell'ottobre '90 per raccogliere appunti da passare agli amici, è poi diventato
un notiziario operaio dall'aria più "seria". Conciso e animato da
grafica rubata a vari vignettisti, il settimanale ha la testata che sfotte il
bollettone promozionale trimestrale "Tutto valli " della C.Montana,
oggi compreso nell'Eco del Chisone. Porta in alto l'immagine di un asino
incazzato, disegnato dal torinese Piero Gilardi e la scritta "L'asinistra".
Un po' come dire in gergo "gas piccolo" di fronte alle borie da
partito. Collaborano una decina di operai e delegati che per telefono o con
brevi comunicati danno un'idea + o - vaga di cosa succede nelle fabbriche per la
rubrica Tamtam. Da circa un anno questa rubrica si è consolidata. Notizie
piccole piccole sono comparse in "L'allegra Comunità Montana". Poi c'è
Anco Marzio con la sua passione per "il rumore di fondo" delle
tendenze musicali giovanili, EcoMarx ha curato due serie di articoli sul
marxismo e una sulla Lega; Mario Dellacqua ha scritto sull'agricoltura;
"Orso" sulle vicende Indesit; Claudio Canal su vari temi della pace.
Sandro Sarti, morto l'anno scorso scriveva o inviava cassette delle sue
trasmissioni radio su Palestina, Iraq, Jugoslavia. Renzo Sina prepara le sue
vignette di satira sempre pungente. Piero Baral scrive i testi che mancano,
creando via via nuove rubriche, dicendo che si diverte, ma non sempre - anche
con questa aria che tira. Gli strumenti di lavoro del giornale sono oltre il
telefono e la macchina da scrivere, la fotocopiatrice e un ciclostile formato
grande. E' molto usata la stampa a puntate di articoli su vari temi. Sono usciti
estratti di libri ( Geymonat, "Il manifesto" e la storia della
filosofia a fumetti). Nontuttoèvalle ha poi la serie di Ada, operaia della
Manifattura, raccontata in telenovela ( circola anche in modo autonomo
ristampata a parte). A mo' di rassegna stampa sovente si ruba da La Stampa, Il
sole 24 ore, il manifesto, Liberazione, Rassegna sindacale. Si pungola (?) l'Eco
del Chisone con ritagli nella rubrica L'ecodell’Eco. Ma si spulciano anche mensili meno conosciuti come
Operai Contro (Milano), il partito comunista (Firenze) , Lotta Comunista
(Genova), La contraddizione (Roma), Collegamenti (Milano) tutti da maneggiare un
po' con le molle.
La
diffusione cresce a passo di lumaca: 44 copie nelle fabbriche, altre 39 a
Pinerolo, 40 nei paesi della valle. I costi sono bassi e si riesce a stare nel
prezzo di 200 lire a copia ( pagate dopo cinque numeri), la diffusione avviene a
mano con l'aiuto di varie persone. Una recente lettera diceva che mancano alcune
cose nel giornale: certo, oltre a una redazione,
manca molto, ma pare almeno leggibile. Non si fa cronaca di paese o scandalismo
locale sui politici. I lettori? Si è provato a fare delle riunioni... è
riuscito meglio Anco Marzio con le sue interviste a delegati, uscite nella serie
"Del più e del meno". Insomma il settimanale vive da 4 anni, con una
certa calma e testardaggine e può finire senza fare danni.
Non deve aver creato illusioni. L'ultimo lavoro in corso è la ricerca sui
giornali locali e sull'Eco. Servirà a stimolare qualcuno a mettersi attorno a
un tavolo e ripartire con una pubblicazione più ampia, con un maggior dibattito
interno?
Gli
ultimi arrivi hanno portato la diffusione a 125 copie così divise:
FABBRICHE 46 (
miniera 13, SKF Villar 11, SKF Pinerolo 5, Beloit Italia 5, Manifattura 5,
Cascami Seta 2, Tecnomaiera 3, Boge 2 )
PAESI 40 ( Perrero 6, Perosa 17, Pomaretto 5,
Villar 3, S.Germano 3, altri 6)
PINEROLO 39 ( Liceo/Buniva 9, vari 20, Stranamore
10).