Cronologia del movimento NOTAV in Val Susa

 

Val di Susa. Il Treno frena

di Chiara Sasso

Non sappiamo decidere. In certo giorni ci sentiamo molto bravi per aver retto la storia per tutto questo tempo. In altri pensiamo che non siamo riusciti a «bucare» il video, come si dice. Tanto più ora che si parla del «modello Scanzano». In realtà, qualche sostanziale differenza c’è. Lì è scesa a bloccare strade e ferrovie la gente, insieme a tutta la filiera delle istituzioni: consigli regionali, consigli provinciali, sindacati, confindustria, Curia, oltre ai parlamentari di tutte le forze politiche. Qui [al di fuori della Valle] l’opposto: salvo Rifondazione e qualche pezzo dei Verdi, tutti sono d’accordo per il Tav [il Treno ad alta velocità]. Volendo guardare la politica attraverso la lente di questa grande opera [sperpero di denaro pubblico, distruzione di un territorio, negazione del più elementare modello di sviluppo sostenibile], non si intravede differenza, fra il partito Azzurro e quello Ulivista. Questa megamacchina, lanciata a folle corsa senza pilota [come scrive Serge Latouche], e quindi condannata a fracassarsi contro un muro, tutti la sostengono.

Partiamo dall’inizio: la valle di Susa è una valle alpina, confina con la Francia, è abitata da sessantamila persone che vivono nella parte bassa della valle, guardati a vista dalla Sacra di San Michele, e dai dodicimila che vivono nella parte alta. In totale 37 paesi che percorrono la vallata, che si inerpicano sui fianchi delle montagne, da Caselette a Sestriere, un centinaio di chilometri percorsi da storie, uomini e donne che hanno costruito un patrimonio di vita vissuta, mattone dopo mattone, alternando il lavoro della fabbrica a quello dei campi, piccole attività artigianali o pendolarismo. Microstorie e tradizioni, il tutto affiancato dalla Storia, quella in maiuscolo, perché la valle di Susa è un territorio importante e non è il caso di dilungarci su questo aspetto.

Una valle a due passi da Torino, ma la città vede solo se stessa, tutto il resto esiste in quanto grande parco di divertimento per i cittadini stressati. Un territorio diviso in due parti: la bassa valle ha conosciuto l’industrializzazione degli anni Sessanta, i cotonifici di Felice Riva; la parte alta si è sviluppata sul turismo, ospiterà le famose Olimpiadi del 2006. Sia nell’alta che nella bassa, la valle ha vissuto in modo attivo la Resistenza, «Il Diario partigiano» di Ada Gobetti ne è una puntuale cronaca. È comunque un luogo che da sempre partecipa, che ha sviluppato fortemente sul territorio quegli organismi, associazioni, gruppi, che permettono di mantenere vivo il tessuto sociale. Una valle che ha saputo confrontarsi con altre culture ed elaborare modificazioni, soprattutto per la presenza dei primi nuclei di immigrazione. Un territorio vivace, che ha saputo utilizzare la posizione geografica di confine per superare il rischio di una certa chiusura tipica di chi vive in provincia.

Questa lunga presentazione per dire che l’abitudine a partecipare parte da lontano.
Il sentire comune è: «Se ci viene proposto un progetto che non solo ci passa dentro casa, ma cambierà per sempre lo stato delle cose, e questo sfacelo si dovrà pure contribuire a pagarlo, se permettete, prima di accettarlo mi informo. Faccio due conti. Verifichiamo se ci sono soluzioni alternative, se è davvero indispensabile. E se, alla fine di questa ricerca, i dati che siamo riusciti ad avere sono allarmanti, mi invento di tutto, ma proprio di tutto, prima di dichiararmi sconfitto».

Assemblee come scuole serali

La nostra storia parte quattordici anni fa, primi articoli sui giornali. Per dare il senso del tempo basterebbe pensare che i ragazzi che oggi sono impegnati sul fronte No Tav avevano due, tre anni. È la storia di una comunità che non ha perso l’abitudine di porsi delle domande: chi lo ha deciso? A chi e cosa serve? Chi lo paga? Spesso il Re è nudo, ma per scoprirlo non bisogna dormire la notte. È faticoso informarsi, leggere giornali, documentarsi, partecipare, confrontare i dati avuti con altre fonti. Gli organi di informazione sono tutti a favore, nel senso che si limitano ad essere cassa di risonanza delle lobbies che spingono per l’opera. Tg3 regionale in testa. Altro discorso va fatto per le testate locali che seguono con grande attenzione e puntuale cronaca quella che diventerà una grande opposizione. Siamo nei primi anni novanta. Nascono i comitati di opposizione. Da subito ci si accorge che il tema è importante, che bisogna attrezzarsi per avere informazioni [che non danno], ipotesi di progetti [che tengono nascosti]. In una parola, bisogna alzare il livello della conoscenza.

Togliere ai gruppi economici e politici che sostengono la realizzazione delle grandi opere l’esclusiva di un linguaggio tecnico-scientifico. Offrire a chiunque sia interessato ad intervenire su questi problemi un sostegno di documentazione e di consulenza. Alcuni tecnici del Politecnico mettono a disposizione gratuitamente [e lo faranno per quattordici, lunghissimi anni] il loro sapere. Sono gli stessi che seguiranno per la parte civile il caso Ustica.

Le prime assemblee pubbliche dei «comitati» diventano ben presto delle «scuole serali» dove si impara che cos’è il rumore aerodinamico, quello meccanico dovuto allo sferragliamento, i decibel in scala logaritmica, costi e benefici, tabelle, inquinamento… Scuole «alternative» dove chi vuole informarsi può farlo. Lezioni di docenti competenti, muniti di lavagne luminose, dati e buona capacità di sintesi: «Attenzione quest’opera è una fregatura». In altre parole, non si è più disposti ad accettare passivamente che l’equilibrio ambientale e lo sviluppo economico e culturale della valle possano essere compromessi da scelte devastanti ed economicamente avventate.

La prima a dire no è Condove

Allora si parlava di Alta Velocità Ferroviaria. Ma il numero dei passeggeri [per giustificare l’opera] da subito si rivela una bufala, ed è per questo che l’opera cambierà nome e qualche anno dopo e diventerà «Tac», Treno ad alta capacità. Questa volta l’opera viene giustificata con le merci. La parola «treno» ha un che di familiare, di positivo, di socialmente utile. I paesi della valle sono legati l’uno all’altro dal lungo nastro dei binari. I pendolari, per raggiungere il posto di lavoro, prendono il treno tutta una vita. Il Tav è un’altra cosa, estraneo.

Il 9 marzo del 1993, il primo comune della Valle a deliberare contro l’opera sarà Condove. Da lì in avanti, a cascata, un comune dopo l’altro prenderà posizione. Il 21 aprile 1993 per la prima volta i sindaci della valle e due presidenti delle Comunità montane, alta e bassa, vengono ricevuti in Regione, a sette anni di distanza dal primo articolo apparso sui giornali. Da allora cominciano gli incontri, dove risulta evidente la scarsa o nulla considerazione in cui gli amministratori locali vengono tenuti.
Va ricordato, per chi non lo sapesse, che la valle è già attraversata da due statali, un’autostrada, una ferrovia, un fiume, due elettrodotti. Alla fine, diverrebbe una sorta di corridoio di ferro, cemento e tralicci. Vocazione al transito sì, ma non al martirio.

Gli anni novanta erano gli anni in cui pensavano di costruire la Tav in superficie, I progetti parlano di venti/trentamila abitazioni da «riposizionare», in pratica la bassa valle sarebbe tutta da ridisegnare. A Torino si intervallavano convegni per promuovere l’opera, la valle era una semplice cartina dove tirare righe rosse per un’ipotesi di tracciato. L’opera Tav prevede anche il grande tunnel sotto il Moncenisio, una galleria di 52 chilometri.

I partiti richiamano all’ordine

Sabato 2 marzo 1996. È la prima grande manifestazione in valle, indetta dalla Comunità montana, che da quel momento costituisce un «Comitato di coordinamento» fra tutti, comitati in testa. Appare chiara l’esigenza di unire le forze. Per certi versi avverrà una cosa che ha dell’originale: in un periodo in cui la politica appare in crisi, verrà riconosciuto da tutti, anche dall’ultimo gruppo, la centralità della Comunità montana, prima presieduta da Luciano Frigieri [ex Dc], poi da Antonio Ferrentino [Ds]. Si lavora insieme assiduamente per costruire un patrimonio comune. Le segreterie dei partiti fanno pressione, provano in tutti i modi a richiamare i loro iscritti ottenendo risultati opposti. Il fronte del no aumenta. Il messaggio dei sostenitori dell’opera è martellante e ripetuto, sempre lo stesso: è tutto deciso, i soldi ci sono, l’Europa ci aspetta, gli oppositori sono pochi, brutti e montanari ottusi… Ai cittadini, ai torinesi, viene raccontata la storia dell’«in tre ore a Parigi». Sono molti a credere che questo progetto sia valido. Anche nella sinistra si stupiscono, si chiedono perché in valle ci sia una opposizione così forte. «Bevono». Ogni cosa venga scritta sui giornali, la Stampa non è più la bugiarda. Invece di informarsi, si relega l’opposizione come un problema di localismo.

Biciclette, concerti e magliette

Con i media schierati, è fondamentale stare sulla «scena». L’inventiva non manca. Accanto ai convegni di studio, agli approfondimenti tecnici, c’è un altro aspetto che non va sottovalutato: la pubblicità. Tutto fatto in economia. C’è un continuo lavorio, una straordinaria ricchezza, quasi impossibile da descrivere. Magliette con il logo No Tav stampate e diffuse. Striscioni appesi su posti ben visibili. Siti internet. Scritte sulle montagne: «No Tav». Corse di biciclette. Veglie di preghiera. Concerti. Libri. Carnevali in maschera. Digiuni. Campeggi No Tav. Incisioni di Cd. Video. Dove c’è un vescovo in visita pastorale, si srotolano striscioni, si preparano preghiere. Non c’è più inaugurazione di un edificio, in cui i politici non vengano contestati. Notizie che rimangono puntualmente blindate in valle.

Quattordici anni sono lunghi, una vita, c’è chi nasce e chi muore; fra le persone che hanno lavorato e creduto nella difesa della valle e nell’opposizione al Tav, qualcuna non c’è più.
Impossibile elencare tutti gli incontri, i viaggi a Roma, ai ministeri, con l’Unione europea. Essere presenti significa rompere le uova nel paniere, materializzare una opposizione e problematiche che pochi conoscono e nessuno vuole vedere. Comunque mancano i finanziamenti. In occasione dell’ennesimo vertice italo- francese, il 29 gennaio 2001, arriva il momento di una grande mobilitazione a Torino. Il corteo sarà blindato dai celerini. Anche questa volta i media tacciono. L’anno è segnato da un altro importante evento. A fianco dei Valsusini entrano i comuni della «gronda ovest»: Pianezza, Collegno, Venaria, Alpignano. I numeri degli oppositori all’opera improvvisamente crescono. Quaranta i comuni coinvolti, e quattrocentomila abitanti.

La valle intera va in piazza

Sabato 8 giugno 2001, una grande manifestazione a Pianezza per sancire l’unione della valle di Susa con i comuni della cintura torinese. Due cortei si incontrano e si uniscono per formarne uno solo. Il tutto sotto una pioggia battente. Il Tg3 non dirà una parola. Il 2 luglio i sindaci verranno ricevuti e ascoltati al parlamento europeo. Le notizie sono contraddittorie. A Strasburgo viene detto chiaramente che mancano i finanziamenti.

E si arriva al 31 maggio 2003. La Valle intera in piazza. Ventimila le persone che sfilano da Borgone a Bussoleno, un terzo degli abitanti. Bloccate per quattro ore le due statali che attraversano la valle, per mezz’ora l’autostrada del Fréjus e la ferrovia. Dall’esterno non si capisce perché tanta incazzatura. L’opera verrà costruita tutta in galleria. Quindici anni di cantieri. 15 milioni di metri cubi di detriti da smaltire. Di questi, un milione e 150 mila metri cubi di amianto. Per ora la valle è solo un grande cantiere di democrazia partecipata. Abbiamo bisogno di amici, da un posto troppo montano per contare e troppo cruciale per essere dimenticato.

 

 

·         15/12/91. Nasce il comitato HABITAT: una sessantina le persone aderenti tra tecnici, medici, professionisti, operai, docenti del Politecnico, sindaci e amministratori della Valle.

·         12/12/92. Al cinema comunale di Condove in un' assemblea pubblica viene fatto ascoltare il rumore del Tav.

·         22/02/93. Convegno organizzato da Habitat al Politecnico di Torino dal titolo"Questo treno farà rumore?". Viene fatto ascoltare ai torinesi il rumore del Tav.

·         07/04/93. Causa un esposto presentato alla Procura della Repubblica da parte di Habitat, viene indagato Brizio, presidente della Regione Piemonte e gran promotore della Torino-Lione.

·         18/04/94. Brizio (Presidente della regione Piemonte) viene a parlare di Tav ad Avilgliana. Dura la contestazione della popolazione locale, "Bordate di fischi sul treno di Brizio" titolano i giornali locali.

·         18/07/94. Sala consigliare di Bussoleno, nasce il comitato contro l'alta velocità voluto da Habitat.

·         27/10/94. Di nuovo Brizio a parlare di Tav, questa volta a Susa e di nuovo dura la contestazione degli amministratori e della popolazione.

·         21/01/95. Assemblea pubblica a Villardora, sono più di 400 le persone venute ad ascoltare il rumore del Tav.

·         11/03/95. Prima manifestazione nazionale contro l'Alta Velocità a Firenze, ci sono tutti i comitati delle regioni toccate, naturalmente non manca la numerosa delegazione valsusina.

·         02/03/96. Manifestazione a S. Ambrogio : 4000 persone guidati da Sindaci e Comunità Montana sfilano per dire NO AL TAV". Iniziano gli atti intimidatori verso chi si oppone al Tav.

·         Metà maggio 1996 Appare sulle montagne di Condove una scritta enorme "NO TAV", idem a Bussoleno.

·         23/08/96. Primo di una lunga serie di attentati : Fraz. Falcemagna di Bussoleno vengono lanciate due bottiglie molotov contro una trivella che sta compiendo indagini geognostiche per conto di Alpetunnel Geie.

·         26/11/96. Nuovo attentato a Bruzolo, una cabina ferroviaria viene incendiata, i mass-media si scatenano conto gli "eco-terroristi valsusini". Il movimento no-tav, accusa invece la controparte come mandanti degli attentati per indebolire il fronte contro il Tav.

·  24/112/96. Terzo attentato: una centralina dell'Omnitel, a Monpantero, Habitat e Pronatura seguono la pista della provocazione, intanto le forza dell'ordine mettono sotto sorveglianza i militanti di Habitat e chiunque abbia a che fare con l'opposizione al Tav.

·  26/01/97. Bruzolo, altra trivella data alle fiamme, "La Stampa" e il TG3 Regionale continuano a parlare di "Eco-terroristi valsusini".

·  05/02/97. Borgata Cugno, stada per il Rocciemelone, altra trivella incendiata, i carabinieri continuano l'opera di controllo sempre più serrata verso gli oppositori valsusini, i quali continuano a denunciare il fatto che questi attentati non fanno che indebolire l'opposizione al Tav, facendo il gioco di Pininfarina e soci.

·  15/02/97. Bomba incendiaria contro un edificio di servizio della Sitaf.

·  10/03/97. Bomba incendiaria contro la Chiesa di Giaglione.

·  18/03/97. Una carica di dinamite fa saltare la centralina elettrica dell'autostrada a Giaglione.

·  Maggio 97. Ancora due attentati a Mompantero, colpiti un ripetitore, oscurate le Tv Mediaset, e una trivella pronta a fare i sondaggi, alle riunioni di Habitat, sempre meno gente, si inizia ad avere paura di uscire se si ha un adesivo sulla macchina contro il Tav. I carabinieri continuano a perquisire e fermare.

·  05/06/97. Si ritorna a organizzare convegni : Avigliana , cinema Corso.

·  13/09/97 Assemblea alla palestra comunale di Bruzolo, per fare il punto della situazione sul progetto di Alpetunnel.

·  04/11/97. Nuovo attentato oscura i ripetitori televisivi a Gandoglio, borgata di Borgone, 12 emittenti oscurate, girano volantini di rivendicazione firmati "Lupi Grigi.

·  29/11/97. Manifestazione di sindaci, amministratori e popolazione contro "gli strani attentati" e per ribadire che il Tav non si ferma con le bombe ma con i metodi democratici.

·  16/01/98. Incendio doloso distrugge il municipio di Caprie e danneggia i locali della Posta.

·  Inizio marzo 1998. Arrestati "3 Lupi Grigi" : Maria Soledad Rosa (Argentina), Edoardo Massari (Ivrea) e Silvano Pellissero (Bussoleno). Tutti e tre di aria anarchica. Vengono ritrovate nella "Casa Okupada" di Collegno degli oggetti appartenenti al comune di Caprie. In Valle molti sentono odore di bruciato, compreso il giornale locale Luna Nuova, non è così per il PM Laudi, curatore dell'inchiesta, che afferma di avere "Prove granitiche".

·  Fine febbraio 1997. Si suicida in carcere Edoardo Massari, verrà poi scagionato da tutte le accuse eccetto il rogo di Caprie.

·  28/03/97. Corteo a Torino per Edoardo Massari, sfila la Torino antagonista dei centri sociali, ma anche un pezzo di società civile, 10 mila circa le persone partecipanti.

·  11/07/98. Muore suicida anche Maria Soledad Rosa, verrà anche lei scagionata da tutte le accuse, rimane tutt'ora in carcere Silvano Pellissero, accusato solo del furto e del rogo del Municipio di Caprie, crollano le accuse di "associazione terroristica". I 13 attentati non si sa tutt'ora chi li abbia commessi, l'unica certezza e che le "prove granitiche" di Laudi ci lasciano 2 morti e un opposizione al TAV debole e impaurita.

·  06/03/99. Sala consigliare di Bussoleno alla presenza di tutti i sindaci e gli amministratori Valsusini il ministro per l'ambiente Ronchi dice "Dimenticatevi il Tav, non si farà". Dure le reazioni di Pinifarina e soci.

·  18/03/00. Convegno "Progetti e diritti" contro le grandi opere a Susa e manifestazione dei trattori della Coldiretti. Ghigo, presidente della Regione Piemonte mette come prioritaria la linea alta velocità Torino-Lione, lo segue a ruota Castellani, sindaco di Torino.

·  02/07/00. Prima uscita del collettivo Linea Rossa a Chianocco, dibattiti sul Tav e musica con i Sound System.

·  14-17/07/00 Campeggio militante NO TAV a S.Giorio. Dibattiti, cene e concerti, organizza sempre Linea Rossa, nonostante il cattivo tempo, sono moltissime le persone che vi partecipano.

·  17-18/07/00 In occasione di un ennesimo summit da parte dei signori del Tav, popolazione e amministratori salgono in 100 a Bardonecchia a ribadire il NO TAV della Valle di Susa.

·  Novembre 2000 Apertura di uno striscione "NO TAV" in consiglio regionale Piemontese. Otto le persone denunciate per attentato agli organi istituzionali.

·  02/12/00. Sotto una pioggia battente in 500 sfilano per le vie di Bussoleno per dire "NO AL TAV"

·  12/12/00. Assemblea pubblica in Comunità Montana indetta dalla stessa Comunità Montana: L'Ing. De Bernardi (Tecnico del piano nazionale trasporti) e l'Ing. Pinna (già direttore generale del trasporto merci delle ferrovie) spiegano il perché i valsusini hanno ragione a dire NO AL TAV.

·  25/01/01 Presidio di 200 valsusini al congresso di Transpadana organizzato al Lingotto di Torino. Presente tutta la "crema": Ghigo, Agnelli, Pininfarina, Castellani, ecc.,ecc. Riuscirà a parlare anche dal palco il presidente della comunità montana Ferrentino che arriverà a dire "Con queste premesse non vorrei che i cantieri venissero aperti alla presenza dei carabinieri".

·  27/01/01. Delegazione Valsusina a Chambery a protestare con gli amici francesi anch'essi contrari al Tav.

·  29/01/01. Manifestazione a Torino in occasione dell' accordo del governo italiano e quello francese sulla Torino-Lione. Indetto uno sciopero generale in Valle di Susa. Più di 5000 persone sfilano per le vie di Torino. In testa al lungo corteo sindaci ed amministratori di tutti i 25 comuni della valle. (Vedi: titolo , articolo e volantino)

·  21/07/01. Partono 3 pulmann dalla Valusa alla volta di Genova dove si sta tenendo il G8. Saranno 130 i valsusini a sfilare per le vie di Genova "armati" solo di bandiere e striscioni NO TAV. Caricati e malmenati dalla polizia non sono riusciti a finire il percorso del corteo.(Vedi titolo "luna nuova")

·  27-28-29/07/01. Condove, zona Gravio: Secondo campeggio militante contro il Tav, organizza il Comitato di lotta popolare contro il Tav. Musica, dibattiti e grigliate, moltissima la gente che vi partecipa.

·  15/09/01 Causa tragedia dell'11 settembre salta, per volere delle istituzioni e per i vertici di Habitat, una grossa Kermesse musicale e non solo che si sarebbe dovuta tenere a Caprie: intervenivano 9 gruppi musicali più vari artisti della Valle.(Comunicato stampa)

·  31/10/01. Assemblea pubblica a Condove. Circa 500 persone ad ascoltare l'esponente del comitato contro l'alta velocità nel Mugello. Viene raccontato delle devastazioni ambientali e delle decine di paesi rimasti senz' acqua a causa dei lavori del tav.

·  16/11/01. Palestra comunale di Bruzolo: davanti a 700 persone viene presentato lo studio De Bernardi sul flusso di merci: è chiaro che è inutile e sbagliato concentrare tutto il traffico merci del nord Italia in Valle di Susa, non sfruttando adeguatamente gli altri valichi.

·  22/11/01. Pianezza: presentazione dello studio De Bernardi.

·  23/11/01. Prima uscita di "Spinta dal Bass": serata informativa sul TAV in sala consigliare ad Avigliana. Interviene il Prof. Cancelli del Politecnico di Torino. Un centinaio di persone, quasi tutti giovani e giovanissimi, ascoltano i motivi del perché NO TAV.

·  24/11/01. In occasione del vertice Berlusconi-Chirac a Perigueux dove si parlava anche della Torino-Lione, 5000 persone scendono in piazza ad Avigliana guidati dai sindaci e amministratori dei 25 comuni valsusini. Ancora una manifestazione imponente per ribadire il NO TAV.(Volantino)

·  28/11/01. Una delegazione di sindaci e cittadini valsusini raggiunge la cittadina di Perigueux dopo un viaggio di 700 Km. per esprimere il dissenso della Valle di Susa al vertice Berlusconi-Chirac. Intanto al Consiglio regionale di Torino presidio di una cinquantina di valsusini con bandiere e striscioni.

·  30/11/01. Concerto al centro sociale di Villardora intitolato "Stop the Train" 500 giovani ballano al grido di "NO TAV !" Organizza "Spinta dal Bass". (Vedi articoli 1 - 2)

·  09/02/02. Al carnevale della Valmessa sfila un grosso gruppo mascherato con annesso di banda: chi vestito da Pininfarina-Ghigo e/o manager delle ferrovie chi da Valligiano. Viene distribuito un volantino dove si contesta in modo ironico gli amministratori pronti a trattare opere compensative in cambio del passaggio del Tav.Organizza "Spinta dal Bass".

·  23/02/02. Più di 1000 persone sfilano a Bussoleno per chiedere il contingentamento dei Tir e ribadire il NO AL TAV.

·  11/04/02. Assemblea pubblica a Pianezza" Fermare il Tav si può". Partecipano più di 100 persone.Organizza il comitato spontaneo contro il G8 pianezzese.

·  12/04/02. Più di 100 valsusini presidiano la prefettura di Torino in occasione della presentazione del tracciato da parte delle ferrovie ai comuni valsusini (dopo 10 anni di richieste). (Volantino)

·  23/04/02. La comunità montana approva all'unanimità un ordine del giorno dove si ribadisce la netta opposizione al Tav. Da sottolineare che tutti i partiti valsusini dell'arco costituzionale votano lo stesso documento.

·  Fine aprile 2002. Esce nelle librerie il libro di Chiara Sasso "Canto per la nostra valle" diario fra qualità della vita e prepotenza della velocità. Tutta la storia dell'opposizione al Tav in Valle di Susa.

·  10/05/02. Avigliana, davanti a un folto pubblico e agli amministratori della Valle di Susa, viene presentato ufficialmente il libro di Chiara Sasso "Canto per la nostra valle" diario fra qualità della vita e prepotenza della velocità.(Articolo)

·  11/05/02. Avigliana Piazza del Popolo: più di 1500 giovani partecipano alla "Festa di Primavera" contro il Tav e a favore dell' ospedale di Avigliana che si vuole smantellare. Organizza Spinta dal Bass (Articolo).

·         13/05/02. Torino, Istituto tecnico Avogadro-La Comunità Montana Bassa Valle di Susa, presenta per la prima volta in città lo studio Polinomia, vengono invitati i vertici delle ferrovie e le massime autorità politiche (Vedi volantino). Naturalmente nessuno di essi si presenta,nessun giornale riporta la notizia e naturalmente il Tg3 Regionale non fa cenno.Tutto purtoppo previsto.
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·         20/05/02. Arriva ad Avigliana il ministro forzista Enrico della Loggia accompagnato dal deputato Osvaldo Napoli e da un codazzo di loro amici, la scusa è un dibattito sulle grandi opere. Festa rovinata: i comitati anti-tav contestano duramente il ministro e l'onorevole portaborse.
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·         27/05/02. Elezioni ad Avigliana, contro ogni pronostico vince il centro-sinistra più Rifondazione con la Mattioli sindaco. L' esponente proposto da Spinta dal bass prende 139 preferenze ed è il terzo più votato della lista. Vincono la democrazia, la solidarietà,  la lotta contro il Tav e contro la chiusura dell' ospedale di Avigliana.
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·         Fine maggio la comunità montana viene  in possesso di uno studio commissionato dalle Ferrovie al Politecnico dove sono state fotografate le case dei valsusini da abbattere.
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·         30/05/02. 500 persone (molto incazzate) prendono parte all'assemblea pubblica sul tracciato del Tav a Caprie. Il paese sarà tra i più martoriati: 3 cantieri,un viadotto 2 gallerie e un interconnessione con la vecchia linea che taglierà in due il paese.
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·         08/06/02. INCREDIBILE! Incredibile che circa 4000 persone abbiano sfilato sotto un vero e proprio nubifragio e con l'acqua sopra alle caviglie, incredibile che i mezzi di informazione (in primis il Tg3 Regionale) abbiano completamente censurato la notizia. Che la lobby dell'alta velocità controllasse i mezzi di informazione lo sapevamo, ma che arrivasse addirittura a ignorare completamente cosa è successo a Pianezza ci sembra veramente troppo! Vedi volantini ( 1 -- -4 ) articoli (1 - 2 - 3 - 4) l'articolo di Chiara Sasso e la lettera spedita al Tg3 da Spinta dal Bass.
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·         14/06/02. Partecipazione al di là di ogni aspettativa all'Assemblea "Fermare il Tav si può!" organizzata da Spinta dal Bass ad Almese. Nonostante "alcuni noti" hanno cercato di boicottarci staccando i manifestini affissi per il paese, più di 200 persone attentissime hanno affollato la sala consigliare almesina. Sono intervenuti come relatori Claudio Cancelli docente del Politecnico di Torino, Mario Cavragna vice-presidente Pro-natura Piemonte e Oscar Margaira, esponente di Legambiente valsusa. Vedi locandina e volantino.

·         02/07/02. Stasburgo In rappresentanza dei 31 comuni interessati, decine di amministratori, sindaci e comuni cittadini, raggiungono Strasburgo per portare le ragioni del NO TAV al parlamento Europeo. Soddisfazione alla fine dell'incontro : finalmente qualcuno che ci ascolta e che valuta in modo imparziale le nostre posizioni (Vedi titoli Luna Nuova  1 - 2 - 3 ).
 

·         06/07/02. Misteri dell'informazione. Piccolo presidio informativo davanti alla Rai di Torino, circa 60 persone che distribuiscono volantini...udite udite, il Tg3 confeziona in tutte e tre le edizioni del giorno 3 servizi con i fiocchi, spiegando in modo abbastanza dettagliato le nostre ragioni, nonchè l'andata degli amministratori a Stasburgo (probabilmente martedì si erano dimenticati). Se basta andare in Via Verdi per avere un informazione più obiettiva mi sa che ci mettiamo una tenda e facciamo un presidio perpetuo. (Il volantino)
 

·         25/07/02. Anche Almese ha il suo comitato contro il Tav. Una quarantina di persone hanno dato vita al "Comitato spontaneo contro l'alta velocità almesino". Benvenuti!
 

·         24/28 luglio 2002. Terza edizione del campeggio no tav a Condove aria Gravio: un successo: piu' di 50 le tende, centinai le persone che ogni sera affollavano i vari spettacoli, 12 le squadre partecipanti al primo torneo di calcio "Diamo un calcio al Tav" , alta l'affluenza al dibattito del sabato pomeriggio. Vedi volantino e articolo di Luna Nuova.
 

·         10/08/02. UN OTTIMA NOTIZIA. Sulle pagine di Repubblica e della Stampa esce la notizia di una possibile rinuncia del governo francese della Torino-Lione a causa di mancanza di fondi. Vedi aticoli de "La Stampa , Repubblica ( 1 - 2 )e Le Monde.
 

·         05/10/02. Caprie: issato striscione gigantesco NO TAVsulla Rocca Bianca. Ancora una volta la popolazione di Caprie rende visibile il suo totale dissenso verso il mostro Tav.Vedi titolo Luna Nuova.
 

·         05/10/02. Valico del Frejus Bardonecchia: il coordinamento dei comitati no tav organizza il blocco del valico per protestare contro l'inquinamento prodotto  dai tir e contro la falsa soluzione TAV. In 200 si siedono sulla strada bloccando il traffico per mezz'ora.  (Vedi volantino, documento, titolo Luna Nuova e titolo "La Stampa").
 

·         11/10/02. Nasce a Torino il "Comitato Torinese di sostegno per la Valle di Susa e i Comuni della zona Ovest". Vedi invito.
 

·         Ottobre 2002 Parte una raccolta firme a Torino in appoggio alla lotta dei valsusini; primi firmatari: Dario Fo, Franca Rame, Padre Alex Zanotelli, Gino Strada, Don Andrea Gallo, ecc.. (Scarica l'appello-leggi articolo di Luna Nuova).
 

·         08/11/02. Serata informativa al centro sociale di Villardora organizzata dal comitato spontaneo almesino contro il tav/tac: anche questa volta la risposta popolare è al di sopra di ogni aspettativa: almeno 500 le persone intervenute.
 

·         09/11/02. Firenze, Social Forum Europeo, corteo contro la guerra, contro tutte le guerre, anche quella lanciata contro il territori e la popolazione Valsusina, nella moltitudine delle 800 mila persone anche lo spezzone dei No Tav. Molte televisioni (tra cui il Tg3 nazionale) danno visibilità ai NO TAV valsusini. (Vedi titoli Luna Nuova 1 - 2).
 

·         11/11/02. Al vertice Italia-Francia di Roma sulla To-Lione  non vengono ribadite le date di fine lavori del 2012, ma il tutto sembra essere rimandato.  Scatenati "La Stampa" , "Repubblica", Chiamparino, industriali, ecc. Sembra che se non fanno il Tav si abbatterà su Torino e il Piemonte la più grossa sciagura della loro storia.
 

·         29/11/02. Assemblea pubblica a Venaus molto partecipata organizzata dal comitato di lotta popolare contro il tav. Titolo della serata "Fermiamo la banda del buco".
 

·         30/11/02.  Corteo contro il centro di permanenza temporanea di C.so Brunelleschi a Torino organizato dai Social Forum e dall'associazionismo di base . C'è anche lo spezzone dei NO TAV come a Firenze: viviamo in una società dove la mobilità delle  merci arriva a mettere in repentaglio la vita di una Valle e dei suoi abitanti e le persone che cercano una vita più dignitosa arrivando nel nostro opulento occidente finiscono in galera. Diciamo quindi si alla mobilità degli esseri umani e no a quella indiscriminata delle merci.
 

·         20/12/02. Val della Torre: buona riuscita della serata informativa indetta dal neonato comitato contro il Tav di Val della Torre (Scarica volantino).
 

·         15/01/03 Nasce il comitato no tav di Torino. www.notavtorino.org.
 

·         16/01/03. 80 persone hanno bloccato il lavoro di una trivella della Tav  nella campagna di Pianezza. Inoltre, le stesse 80 persone sono andate in comune a chiedere al sindaco di Pianezza spiegazioni sul come mai ha dato l'autorizzazione a iniziare i sondaggi ricevendo in cambio solo mezze frasi e farfugliamenti. La stessa sera assemblea molto partecipata a Pianezza. (Vedi comunicato stampa del comitato spontaneo contro il G8 pianezzese).
 

·         01/02/03. L'ottimo volantino distribuito dal comitato almesino contro il Tav/Tac (Scarica volantino) e la lettera spedita a tutti i consiglieri comunali di Torino in vista della discussione sul Tav da parte del comitato no tav di Torino (www.notavtorino.org) Vedi Documento.
 

·         Primi di marzo dopo un accurato audit la Francia sposa in pieno le tesi dei valsusini e fa marcia indietro sulla Torino-Lione: per i Francesi è un opera non indispensabile e con i costi d'esercizio superiori agli utili. (Articolo Luna nuova).
 

·         07/03/03. Presentazione del cd "Stop that train", (la copertina avanti e retro) compilation contro l'alta velocità curata dal coordinamento dei comitati contro il Tav. Un grande successo la festa di lancio a Villardora: più di 400 i giovani e meno giovani che hanno ballato e cantato contro il Tav con le canzoni degli Ice's Eyes Band, Antropina Clan e gli Egin. (la locandina, il volantino allegato al cd e gli articoli dei giornali: 1 - 2 - 3 - 4 ).
 

·         17/03/03. Circa 40 persone con bandiere NO TAV presidiano il consiglio comunale di Torino (Vedi volantino) dove all'ordine del giorno c'e' da approvare un documento a favore del Tav: votano tutti i partiti a favore eccetto Rifondazione Comunista. Astenuti Verdi e Comunisti Italiani.
 

·         27-28/03/03. La carovana di "Stop that train" va in tournè: il 27 all'Hiroshima,(Vedi locandina) richiamando una notevole quantità di pubblico, il 28 a Collegno al circolo Asylum: pieno anche in questo caso il locale.
 

·         04/04/03. Assemblea pubblica a Foresto, sala gremita di gente, istituite le "Ronde del territorio" per impedire a personaggi delle ferrovie e chi per essi di compiere sopralluoghi sul territorio.
 

·         12/04/03. Mercedes Bresso a Condove, ad accoglierla decine di bandiere e striscioni no tav.
 

·         Aprile 2003 esce il progetto preliminare, peggio di quanto si pensasse, si formano le ronde per la difesa del territorio, i Valligiani non fanno entrare nelle loro proprietà i tecnici delle ferrovie.
 

·         Metà aprile 2003. CLAMOROSO la presentazione del progetto per la sezione "Borgone - confine di stato" è da invalidare. L'Italia non ha presentato il progetto in Francia e quindi non ha rispettato né gli accordi del 29/1/2001 né la direttiva 97/11/CE.
 

·         Piangiamo Sonia
La dolce, forte, generosa Sonia non è più con noi. Durante tutta la sua intensa, troppo breve vita ha lottato dalla parte dei più deboli, fossero essi uomini o animali. Ora che la lotta contro il TAV si fa più dura, ci mancano il suo entusiasmo e la sua intelligenza.
Non la dimenticheremo mai: sarà ancora con noi a difendere questa nostra Valle e progettare un mondo più giusto e vivibile.
Un fraterno abbraccio a Valentina e Marco.
Bussoleno, 7 maggio 2003.
Il Comitato di lotta popolare contro TAV/TAC.
 

·         17/05/03. Inaugurati il nuovo Municipio di Caprie, decine di bandiere No Tav accolgono la Bresso e Napoli, parte poi una dura contestazione verbale verso i due politici pro TAV.
 

·         25/05/03. 40 Valsusini partecipano alla Stratorino con bandiere e magliette No Tav, riuscendo anche a fare un intervento dal palco davanti a 15.000 mila torinesi assolutamente all'oscuro della tragedia che potrebbe accadere in Valle.
 

·         Fine maggio fermento per la grande manifestazione che si terrà il 31 maggio da Borgone a Bussoleno. Molte le serate organizzate dalle istituzioni per informare (vedi programma). I volantini della Comunità montana (manifesto) e dei Comitati.(Volantino e manifesto).L'articolo di Chiara Sasso su Luna Nuova.
 

·         31/05/03. UN'INTERA VALLE IN PIAZZA! Dalle 15 alle 20 mila le persone che hanno sfilato da Borgone a Bussoleno per dire No al Tav senza se e senza ma. Bloccate per 4 ore le due statali che attraversano la Valle, per mezz'ora l'autostrada del Frejus e per più di un'ora la ferrovia. Il corteo era aperto dai 38 sindaci e dal presidente della Comunità montana, dietro una variopinta folla allegra e determinata composta da comitati, famiglie, bambini (moltissimi), nonni, ciclisti,trattori, cani, muli...mai come oggi siamo convinti che FERMARE IL TAV E' POSSIBILE... E LO FERMEREMO!! Titoli di Luna Nuova 1 - 2 , La Valsusa, La Stampa  , Repubblica. Gli articoli di Luna Nuova 12. Vai alle foto
 

·         13/06/03. Caprie, festa di autofinanziamento da parte della "Gente comune di Caprie contro il Tav" e Habitat per ripagare il maxi-striscione NO TAV. Molta la gente che ha passato la serata in cooperativa di Caprie ascoltando i sempre presenti  Ice's Eyes Band e i Suonamboli, proiettati anche foto e filmati delle manifestazioni. (Vedi volantino)
 

·         14/07/03. Consiglio provinciale aperto sul Tav. Una trentina di manifestanti entra nell'aula ed espone i vessilli no tav. Contestato duramente Casoni.
 

·         23-27/07/03. Quarta edizione del campeggio NO TAV a Condove. Moltissime le persone giovani e meno giovani che hanno affollato l'area del campeggio e dei concerti. Sabato mattina 26/07 una delegazione di comitati partita dal campeggio ha  occupato a Venaus il cantiere dell'Aem, futuro cantiere Tav, per circa un ora e issata bandiera no tav sul comune di Venaus. (Vedi manifesto).
 

·         28/07/03. Consiglio comunale a Bussoleno, presentata interrogazione sulle scandalose affermazioni del sindaco Benetto riguardo il Tav. Dura la contestazione dei comitati, tanto che il sindaco abbandona l'aula scortato dai carabinieri.
 

·         04/09/03. Le ferrovie ritirano il progetto della tratta internazionale su suggerimento della commissione di impatto ambientale. Almeno un anno per rifare tutto. (Articolo Luna Nuova).
 

·         08/09/03. Delegazione dei comitati viene ricevuta a Roma dalla commissione europea per le petizioni. Vengono spiegate la ragioni della nostra protesta e consegnata petizione più vario altro materiale.
 

·         16/10/03. Ottima notizia: dalla Comunità europea bocciatura parziale della Torino-Lione, nella bozza delle 9 opere prioritarie i cui lavori devono iniziare entro 3 anni manca la Torino-Lione. Si aspetta la decisione definitiva per dicembre.
 

·         18-24/10/03. Verona, convegno e manifestazione di tutti i comitati italiani contro le Grandi Opere distruttive e inutili, in 3000 sfilano il 24 (presente una delegazione valsusina) di fronte al palazzo dove sono riuniti tutti i ministri dei trasporti europei (Vedi volantino, la sintesi del convegno e il comunicato stampa dei comitati valsusini.
 

·         12/11/03. Dopo un pressing asfissiante di Berlusconi e Lunardi, sorretti dalla triade Ghigo-Chiamparino-Bresso, la comunità europea inserisce la Torino-Lione nelle opere prioritarie e quindi da finanziare.
 

·         29/11/03. Grande vittoria dei comitati NO TAV: bloccato il convegno  torinese " Le Alpi nel Sistema Europeo dei  Trasporti. Sviluppo sostenibile e mobilità – La Torino-Lyon nel  “Corridoio 5” (vedi articoli Luna Nuova e le due lettere spedite da Spinta dal Bass ai giornali 1 - 2 ).
 

·         15/12/03. Presentato il nuovo progetto preliminare della tratta nazionale, eliminata la bretella di Caprie e di C.so Marche, a questo punto non sarà più Torino-Lione, ma Milano-Lione con buona pace di Ghigo-Chiamparino-Bresso e della Tav che porta Torino nel cuore dell'Europa.
 

·         16/12/03. Al cinema di Borgone, davanti ad una sala stracolma viene presentato il video filmato della grande manifestazione del 31 maggio scorso.

·         09/01/04. Inaugurazione della mostra fotografica ad Avigliana di Walter Berardo "Terremoto Sociale" in Valle di Susa. 110 fotografie che raccontano la decennale opposizione della Valle al treno. Spettacolo teatrale e concerto organizzati da Spinta dal Bass e dal comune di Avigliana.
 

·         14/01/04. RFI tenta di impiantare a Chianocco un cantiere per compiere trivellazioni geognostiche, ma non si fa attendere la reazione di istituzioni e comitati: la comunità montana scrive al prefetto denunciando la solita arroganza di RFI, nessuno era stato avvertito del cantiere, i comitati si ritrovano in 200 venerdì 16 alle ora 14.00 davanti al cantiere per iniziare un presidio permanente. Alle ore 15.00 arriva la notizia che rfi rinuncia ai lavori . (Vedi articolo Luna Nuova).
 

·         24/01/04. 2° presidio dei comitati e della popolazione valsusina al cantiere RFI, che, nonostante sia  inattivo, non è stato smontato: in modo pacifico, ma determinato, i manifestanti smontano la rete di recinzione del cantiere riappropriandosi del territorio.
 

·         15/02/04. La trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio in onda su Rai 3 dedica la puntata al "Caso Valsusa", in studio il ministro Lunardi, a Novalesa Ferrentino con il geologo Tozzi, fuori dal cancello più di 500 Valsusini con bandiere e cartelli. Se si vuole andare in onda le regole sono 15 minuti a Lunardi e 3 a Ferrentino, nessuna inquadratura dei manifestanti: alla fine  Ferrentino si difende bene. Si inizia finalmente a parlare a livello nazionale dell'opposizione al Tav in valle. (Vedi articolo Luna nuova).
 

·         17/02/04. Terzo morto sul lavoro nei cantieri Tav della linea Novara-Torino: lo sfruttamento e la poca sicurezza sono le uniche certezze che hanno i lavoratori impegnati a costruire questi mostri. Tutto il nostro cordoglio all'ennesima vittima sul lavoro e tutta la nostra solidarietà a quei lavoratori costretti a turni massacranti e a condizioni di lavoro proibitive.
 

·         18/02/04. Ferrentino e Lunardi si incontrano a Roma (dopo la trasmissione di Fazio il ministro sembra che abbia capito che in valle c'è qualche "problemino" è ha chiamato d'urgenza il nostro presidente di Comunità Montana); si apre un tavolo con le istituzioni locali, il 3 marzo una delegazione di amministratori sarà nuovamente a Roma al ministero: sia chiaro: NESSUN BARATTO, UNICA ALTERNATIVA L'OPZIONE ZERO: NESSUN TAV.

·         24/02/04. Un articolo di Luna nuova di come il vento anti tav sia cambiato.
 

·         03/03/04. Sindaci e comunità montana a Roma da Lunardi, chiaro il documento portato dalla Valle di Susa, la Valle non può sopportare nessuna infrastruttura. Lunardi chiede un tavolo per trattare. (Vedi articolo Luna nuova).
 

·         04/03/04. Bocciato il ricorso al Tar da parte della comunità montana sul tunnel geognostico di Venaus che diventerebbe la galleria di servizio per il tunnel di 52 Km. Il Tar sposa le tesi di Lunardi e boccia il ricorso, ora si tenta con la Corte dei Conti.
 

·         19/03/04. Assemblea pubblica a Villardora : 700 le persone presenti. (Scarica volantino).
 

·         25/03/04. La questura avverte Antonio Ferrentino di minacce alla sua persona da parte di anarchici. La cosa ci risulta alquanto strana, specie ci sembrano strane le minacce di anarchici che non sanno neanche dove sia la Valle e chi sia Ferrentino. Intanto la notizia fa salire tensione e paura all'interno dei molti comitati.
 

·         27/03/04. Manifestazione NO TAV a Venaria: in 3000 a ribadire in NO a un progetto devastante.
 

·         02/04/04. Nasce la lista  "NO TAV" alle provinciali del 14 giugno, candidata alla Provincia è l'almesina Ivana Galliano, nei collegi della Valle di Susa si presenterà  L'ing. Claudio Cancelli. La lista nasce in risposta ai partiti che candidano persone No Tav in Valle per poter prendere di fatto i voti che andranno alle due coalizioni (Ulivo:Saitta Polo: Botta) ENTRAMBI SI TAV. (Scarica comunicato stampa).
 

·         25/04/04. In occasione  del 25 aprile in Valle molte le bandiere NO TAV presenti alle celebrazioni dei vari paesi, per ribadire che la resistenza non è finita il 25 aprile del 1945 ma continua e continuerà fino a quando i distruttori della valle desisteranno dal loro devastante progetto. Particolarmente significativo il "gemellaggio" avvenuto tra la nostra associazione "Spinta dal Bass" e i ragazzi di Radio Aut associazione di Cinisi (Pa) che porta avanti i progetti rivoluzionari e di resistenza alla mafia di Peppino Impastato, ucciso  il 9 maggio del 1978 su ordine del boss gaetano badalamenti (in minuscolo apposta). A loro il nostro abbraccio più forte e tutta la nostra solidarietà: ORA E SEMPRE RESISTENZA, ORA E SEMPRE NO TAV.

·         Nasce il comitato dei medici di base e non preoccupati che se l'opera dovesse essere costruita ci sarebbero seri rischi per la salute di tutta la popolazione Valsusina e della gronda ovest a causa della dispersione di polveri contenenti amianto e uranio. Le malattie che porterebbero alla morte si chiamano mesotelioma (tumore ai polmoni,nove i mesi di vita dopo che è stato diagnosticato, nessuna possibilità di guarigione) e leucemia. (Scarica il documento)

·      03/07/04. Resistenza elettrica a Colle del Lys commemorazione ai 26 partigiani trucidati dai nazi-fascisti. C'erano anche le bandiere NO TAV per ricordare che la resistenza non si ferma mai, per ricordarlo ai cittadini presenti ma soprattutto a chi il TAV lo vuole e dal palco, in queste occasioni cerca di accalappiare i prossimi voti. (Scarica volantino)

·       21-25/07/04. Quinta edizione del campeggio NO TAV al "Gravio" di Condove: musica, cene, giochi socialità, assemblee e lotta al Tav (Scarica volantino)

·      23/07/04. Presidio di un centinaio  di militanti NO TAV a Sause d'Oulx al cantiere olimpico chiuso da Guarinello per presenza di amianto superiore ai limiti consentiti dalla legge.

·       24/07/04. Assemblea pubblica in Piazza a Borgone contro l'inquinamento delle acciaierie e successivo presidio davanti a un capannone dove sono state rinvenute, nello scantinato, casse con i carotaggi compiuti da LTF in Valle di Susa. Purtroppo un Valsusino ha deciso di tradire la sua terra e la sua gente affittando lo scantinato ai distruttori, costruttori della Tav.

·      15/08/04. Concerto ad Exilles di musica classica in diretta Tv su Rai 3 per pubblicizzare "La bella e pulita Valle di Susa" in vista delle olimpiadi 2006. Molti i valsusini saliti ad Exilles con bandiere e striscioni per dire che la valle non è solo "rose e fiori", naturalmente la Rai evita inquadrature compromettenti censurando di fatto una protesta civile e pacifica. Telecronista della giornata il solito Gianfranco Bianco prontamente fischiato.

·      15/09/04. I sindaci della valle di susa dicono uniti no alle trivellazioni geognostiche e disertano l’incontro in prefettura (Scarica articolo).

·      19/09/04. L' Unione Europea boccia la legge obiettivo, a rischio molte grandi opere tra cui la Torino Lione (Leggi articolo “Solo 24 ore”)

·      11/10/04. Bandiere e striscioni NO TAV accolgono i "pezzi grossi" venuti ad Avigliana per l'inaugurazione della tangenziale 589, tra i membri della banda del buco: Ghigo, Martinat, Saitta, Napoli, Vaglio e Casoni tutti rigorosamente fatti uscire passando tra i fischi e le bandiere dei manifestanti. (Scarica il comunicato).

·     27/10/04. Arriva il commissario al Tav mandato da Berlusconi e Lunardi per risolvere il "Caso Valsusa". Intransigente il NO dei sindaci Valsusini e della Comunità Montana. Fuori dai cancelli 300 manifestanti con bandiere e striscioni bloccano la macchina del commissario, la risposta della valle è "nessun TAV". I carabinieri in forze intervengono, aggredendo anche il Presidente della Comunità Montana Antonio Ferrentino. (Scarica comunicato)

·    27/10/04. "Battezzato" lo spazio ad Avigliana dell'ex ospedale vecchio si chiamerà "Centro sociale autogestito 'TAKUMA". Sarà la sede di Skantieri Giovanili e di Spinta dal Bass.

·     28/10/04. Primo dibattito pubblico al CSA 'Takuma, sulle Olimpiadi e i danni che stanno causano all'ambiente. Ottima la risposta del pubblico che ha affollato la sala fino alla fine. (Scarica Volantino)

·     Ottobre. Nasce il comitato NO TAV alta Valle di Susa. Una forza in più per il movimento.

·     05/11/04. Primo incontro a Bussoleno dell'ASSEMBLEA PERMANENTE, l'assemblea raccoglie comitati, amministratori, comuni cittadini, in pratica tutti coloro che si oppongono al TAV. L'assemblea sarà itinerante per tutta la Valle in modo da esser più vicina alla gente e presente nei territori a rischio trivellazioni.

·     06/11/04. A Villardora al centro sociale di Via Pellissere spettacolo teatrale dell'AssembleaTeatro "Polvere" sull' amianto di Monfalcone e sulle morti che si susseguono.  (Scarica Volantino)

·     21/11/04. Nasce il Comitato Santambrogese NO TAV e vigilanza cave, la lista dei comitati del movimento aumenta di nuovo.

·     26/11/04. A Venaus viene individuato un camioncino della ditta “La Fenice” intento amonitorare l’aria per LTF. Il comune una volta individuato il mezzo, con un decreto urgente di “allontanamento dal suolo pubblico” è riuscito a cacciare il mezzo pagato dai distruttori. Anche a Mompantero è stato avvistato un camioncino analogo, ci aspettiamo lo stesso
trattamento ricevuto da parte del comune di Venaus.

·     01/12/04. Arrivato ad un abitante di Mompantero il primo avviso di esproprio per poter iniziare i sondaggi. Il cittadino in questione, al pari di molti altri, si era rifiutato di concedere il proprio terreno e con la solita prepotenza e arroganza RFI, tramite atto giudiziario, ha spedito l’ordinanza di esproprio. Il cittadino, appoggiato dai tecnici e legali della Comunità
Montana, farà naturalmente ricorso.

·     03/12/04. A Milanere (centro sociale) 2° incontro dell'ASSEMBLEA PERMANENTE fissato per le h 21:00, tanta gente della bassa valle e della gronda ovest ha partecipato. Come già accaduto a Bussoleno tutti, amministratori, comitati e cittadini, si sono trovati d'accordo a ribadire la necessità di fermare i sondaggi e le trivellazioni. Fermare il TAV è possibile, fermarlo tocca a noi! (Scarica Volantino).

·     05/12/04. Manifestazione a sorpresa della popolazione valsusina a Venaus: in più di 100 circondano il camioncino della ditta "La Fenice", che su commissione di LTF, monitorava l'aria in Val Cenischia.

·     10/12/04. ASSEMBLEA PERMANENTE a Venaus, ottima partecipazione con più di 250 persone e la presenza di molti amministratori locali: ancora una volta ribadito il no a qualsiasi inizio lavori.

·     15/12/04. ASSEMBLEA PERMANENTE a Pianezza: anche dalla gronda un NO senza esitazioni alle trivellazioni geognostiche.

 

·         16/01/05. Domenica 16 a Mompantero spunta un'altra auto-centralina della ditta La Fenice per le rilevazioni. La reazione della popolazione non si è fatta attendere. La gente ha ribadito il suo NO alle rilevazioni. Più di un centinaio di persone presenti che hanno volantinato e "addobbato" il furgone con scritte e locandine.
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  • 25/02/2005. In occasione del convegno “Ma la valle è pronta per le Olimpiadi?”, indetto a Bardonecchi alle ore 21 presso il Salone delle Feste, il movimento NO TAV ha voluto ricordare per l’ennesima volta a Vaglio, Napoli, Pescante, Ghigo, Castellani & soci, la contrarietà delle popolazioni locali coinvolte dalla linea ad Alta Velocità Torino-Lione e dalla devastazione dei cantieri olimpici. (Scarica il comunicato)
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  • 19/03/2005. Sabato 19 marzo ben 37 consigli comunali della Valle di Susa e gronda ovest e 2 consigli delle comunità montante Alta e Bassa Valle di Susa si sono ritrovati in P.za Castello per votare un unico ordine del giorno di assoluta contrarietà al TAV. Migliaia i valsusini venuti nella città con bandiere e striscioni per rendere ancora una volta visibile l'opposizione della popolazione valsusina verso un opera inutile e dannosa. Fischi per Fassino che continua a pensare che l'unica soluzione è concordare con gli enti locali dove far passare il treno devastatore; il segretario dei DS, al pari della sua amica Bresso, non ha ancora capito che l'unica soluzione per i valsusini è quella di non far passare nessun TAV! (Scarica i volantini distribuiti ai torinesi 1 - 2 ;  Documento votato dai sindaci ).
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  • 25/04/04. In occasione  del 25 aprile in Valle molte le bandiere NO TAV presenti alle celebrazioni dei vari paesi, per ribadire che la resistenza non è finita il 25 aprile del 1945 ma continua e continuerà fino a quando i distruttori della valle desisteranno dal loro devastante progetto. ORA E SEMPRE RESISTENZA, ORA E SEMPRE NO TAV.
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  • 23/05/2005. Presidio AdessoBresso - AdessoNOTAV. Il giorno dell'insediamento della giunta Bresso un centinaio di manifestanti hanno prersidiato l'ingresso della Regione con cartelli e striscioni NO TAV. La più contestata è stata la neo presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso che si è già distinta con esternazioni vergognose e denigratorie verso l'opposizione valsusina.
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  • 04/06/2005. IMPONENTE MANIFESTAZIONE! Da Susa a Venaus contro il TAV e il raddoppio del Frejus. In 30mila persone hanno ribadito in modo forte e chiaro tutta la contrarietà dei territori coinvolti contro il mostro devastatore ad alta velocità. (Scarica il comunicato Spinta dal bass- csa Takuma, scarica volantino, scarica volantino istituzionale, vai alle foto).

·         04/06/2005. Alle ore 17:10 un incendio nel tunnel del Frejus causa due morti, gravi i danni riportati alla struttura della galleria che dovrà restare chiusa per 2 mesi. Come c'era da aspettarsi gli sciacalli (in primis Lunardi, Bresso e il presidente della SITAF Cerutti), con i morti ancora caldi, si sono avventati sui valsusini rei di rallentare le famose opere "indispensabili" cioè il TAV e il raddoppio del Frejus. Eppure proprio in questi giorni tutti hanno scoperto che esiste già "l'autostrada ferroviaria" e che basterebbe rammodernare l'attuale linea per trasferire i tir sui treni...troppo facile e troppo pochi i guadagni per i soliti affaristi senza scrupoli. Intanto Pro-natura invia in procura un esposto sostenendo che l'incendio è di origine dolosa. (Scarica esposto).
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·         21/06/05. La presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso, dopo l’ennesimo incontro con i sindaci e viste le 37.000 persone in manifestazione, smette di fare la prepotente e accetta i 3 mesi di moratoria richiesti sui carotaggi, il governo però non approva e annuncia che si andrà avanti. Il ministro talpa Lunardi non vuole perdere tempo: la Rocksoil, azienda di famiglia Lunari, ha vinto la gara di progettazione per il tunnel in territorio francese.
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·         24/06/2005. Secondo tentativo di carotaggio a Bruzolo: anche questa volta, sindaci e popolazione sbarrano gli accessi e  anche questa volta le forze dell’ordine prendono atto che è impossibile entrare nei terreni. Anche a Bruzolo il presidio diventa permanente (Scarica comunicato stampa).
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·         27/06/2005. Terzo tentativo a Venaus: questa volta la CMC avrebbe dovuto espropriare decine di terreni per impiantarci il cantiere per la galleria geognostica di 6 Km per 6 metri di diametro. Anche questa volta centinaia di cittadini con i sindaci sbarrano l’accesso e anche questa volta gli invasori vengono respinti. Il presidio continua in modo permanete. Molte aziende valsusine hanno dichiarato uno sciopero di 4 ore per garantire la presenza degli operai al blocco. (Scarica comunicato stampa e comunicato sindacale).
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·         03/07/2005. Anche quest’anno il movimento NO TAV sale al colle del Lys per ricordare i partigiani delle tre valli trucidati dai nazi-fascisti. Madama Bresso, annunciata come oratrice ufficiale, desiste per paura delle contestazioni, mentre Ferrentino, presidente della comunità montana, fa un lungo discorso sulle ragioni del NO TAV e sulla nostra mobilitazione: il pubblico risponde con applausi e urla di incitamento, quando tocca a Saitta molti girano le spalle e se ne vanno. Ancora una volta ribadiamo che i valori della resistenza sono i nostri valori e nessuno potrà mai calpestarli. (Scarica volantino).
 

·         Luglio 05. Grande partecipazione ai presidi di Borgone, Bruzolo e Venaus:ogni giorno sono centinaia le persone che transitano per i presidi mentre di sera sono in programma assemblee, feste, concerti e grigliate. Spinta dal bass e il csa Takuma hanno allietato i presidi con una serata di musica salentina a Borgone (vedi foto), una di musica occitana a Venaus (scarica volantino).
 

·         11/07/05. I sindaci sono convocati a Roma: si va a chiedere una moratoria di tre mesi sui sondaggi e una discussione che metta sul piatto l’utilità dell’opera, il ministero risponde picche, proponendo posti negli organi decisionali, compensazioni e l’inizio dei sondaggi subito, i sindaci, per nulla intimoriti, non accettano lo scambio, i presidi rimangono e sirafforzano (scarica comunicato stampa assemblea del 12/07/05 presidio di Borgone)
 

·         26/07/05. Continuano gli incontri tra le istituzioni Valsusine e governo, regione e provincia per arrivare a sbloccare la situazione del blocco dei sondaggi, quindi dei presidi permanenti. Provincia e regione cedono a parlano di sondaggi da iniziare a ottobre dopo un tavolo tecnico-politico con gli enti locali. Ma il governo sembra non sentirci e per bocca del presidente della CIG Masera afferma che i sondaggi dovranno iniziare ad agosto.
 

·         03/08/05. Altro viaggio a Roma dei sindaci al Ministero dei trasporti: alla fine si ottiene una tregua fino al 12 settembre, nessun sondaggio inizierà, intanto parte un tavolo tecnico-politico (Commissione Tecnica presieduta dall'arch. Luigi Rivalta) dove i nostri amministratori, attraverso i tecnici valsusini da loro designati, cercheranno di spiegare come mai il Tav non lo vogliamo; i presidi
continuano anche nel mese di agosto, giusto per tenerci “in forma” per settembre che si annuncia un altro mese “caldo”.
 

·         Agosto 2005. Nonostante ferie e vacanze i presidi continuano e si rafforzano anche in pieno agosto. Tra cene, pranzi , feste e lavori di consolidamento delle strutture (ci si prepara per l'inverno) anche agosto passa senza nessun colpo di mano. Il csa Takuma organizza a Borgone una grigliata e una serata revival musica dance 70-80.
 

·         15/09/05. Il coordinamento dei comitati NO TAV indice una assemblea pubblica chiedendo alla Commissione Tecnica che si sta riunendo a Torino e alle istituzioni chiarimenti sul perché si fosse partiti, tra le 7 criticità, a parlare proprio dei sondaggi. Moltissima la gente che ha riempito la sala consigliare di Bussoleno, alla fine si esce "ricompattati" e pronti per l’ennesima volta a fronteggiare il TAV, tutti uniti.
 

·         Fine settembre 2005. Mentre continuano i presidi, le istituzioni decidono di aprire un tavolo di trattativa con il Ministero e LTF per iniziare i sondaggi volti a scoprire l’amianto, il tutto causa la spaccatura della Valle: la maggior parte delle istituzioni è d’accordo a far partire le indagini geognostiche, mentre una minoranza istituzionale e tutto il movimento NO TAV si oppongono. Iniziare i sondaggi significa iniziare i lavori e questo non è possibile concederlo. A risolvere il tutto ci pensa Lunardi che scioglie la Commissione Tecnica e con prepotenza avverte che i sondaggi si faranno entro il 15 ottobre a prescindere. NO TAV = NESSUN SONDAGGIO.
 

·         27/09/05. Arrivano a Venaus le lettere di esproprio per il cantiere. Il 6 e 7 di ottobre la CMC (ditta incaricata da LTF di eseguire i lavori) tenterà come a giugno di entrare in possesso dei terreni su cui poter iniziare il cantiere per i sondaggi.
 

·         06/10/05. Venaus: per l'ennesima volta i tecnici di LTF sarebbero dovuti entrare a Venaus per l'esprorpio dei terreni, ma il governo ha deciso il 5/10/05 sera alle 22.00 di ritirare le truppe (erano circa 800 gli uomini delle forze dell'ordine) Nonostante la giornata piovosa, la sveglia alle 7 della mattina e nonostante la notizia che nulla sarebbe accaduto 600 Valsusini si sono trovati a Venaus per impedire l'accesso ai cantieri mentre una trentina hanno passato su la notte per sicurezza.
 

·         31/10/05. LA BATTAGLIA DEL SEGHINO. Alla fine eccoli! Si presentano in 1000 in assetto anti-sommossa per conquistare i terreni alla pendici del Rocciamelone. Tentano di iniziare per la quinta volta i sondaggi. Ad attenderli i Valsusini schierati sul ponte delle frazione Seghino che fanno resistenza passiva: mani alte e nessun oggetto contundente. Le forze dell'ordine spingono con gli scudi e ogni tanto partono manganellate. Ma noi siamo più determinati e alla fine, dopo varie schermaglie, si rassegnano, subito pronto il motto: dal ponte del seghino non passa il celerino. Tentano allora di salire a piedi per i sentieri e arrivare direttamente al sito ma anche li una muraglia umana li ferma: siamo di più e più determinati: le loro spinte non spostano di un millimetro. Alla fine si discende dalla montagna cantando Bella ciao dopo che le forze dell'ordine assicuravano ai sindaci che non ci sarebbero stati altri tentativi e che si sarebbero ritirati.
Da falsi, bugiardi e sleali come solo loro possono essere dopo le 22.00 salgono sul sito ormai vuoto e gli attaccano del nastro per poi spedire ai giornali che i terreni erano stati raggiunti. La comunità Montana ha subito fatto ricorso in quanto sui terreni si poteva arrivare entro le 19.00 e in presenza del proprietario (non si sono realizzati nè un parametro nè l'altro). Dei terreni cintati uno è franoso e inagibile, poi ne è stato cintato uno sbagliato e quindi dei 3 siti solo uno è stato raggiunto. (Scarica il comunicato stampa) Vedi le foto.
 

·         01/11/05. Alla notizia dell'accesso illegale ai terreni i valsusini rispondono con rabbia e determinazione: dalla mattina alla 10 alla sera alle 20.00 viene bloccata la viabilità della Valle: si parte con la ferrovia, blocchi a Borgone, Condove, S.Ambrogio e Avigliana per poi fermare le due statali 24-25. Alle 19.00 sono almeno 2000 le persone che bloccano a Condove, in contemporanea, ferrovia e statali.
 

·         04/11/05. Ecco puntuale come sempre (in Italia) arrivare la bomba-pacco. E stata ritrovata a Gaglione ed era poco pi di un petardo, ma bastato questo per far passare i Valsusini come terroristi. Noi, che al primo punto delle nostra battaglia, abbiamo sempre messo la non violenza! Non sappiamo chi ci abbia giocato questo brutto scherzo ma è chiaro che con il movimento NO TAV e con la nostra protesta non centra nulla. Nei giorni successivi continua una strategia per colpevolizzarci con volantini deliranti inneggianti alla lotta armata e bossoli spediti alla Bresso. Si tenta di porre fuori legge il movimento più onesto e legale d'Italia! (Scarica il comunicato stampa)
 

·         05/11/05. In risposta alle provocazione e per chiedere l'immediata smilitarizzazione di Mompantero, occupata dal 31 ottobre dalle forze
dell'ordine e vietata ai non residenti, si svolge a Susa una immensa fiaccolata di 15 mila persone. Eccoli i terroristi valsusini: sono donne, bambini, famiglie , anziani, giovani studenti un intero popolo che in modo pacifico sta lottando per difendere la proprio terra. Se pensano di tenerci a casa usando i soliti sporchi mezzi si sbagliano, qui in Valle noi non abbiamo nulla da nascondere ed per questo che continueremo la nostra lotta fino a quando i distruttori e le forze dell'ordine lasceranno la Valle.
 

·         12/11/05. Per denunciare la vergognosa occupazione del comune di Mompantero e delle pendici del Rocciamelone (montagna simbolo della Valle), la popolazione valsusina organizza la prima cammintata sui sentieri partigiani. In 200 si trovano davanti al posto di blocco
di Urbano e dopo varie trattative riescono ad entrare in paese scortati da poliziotti a piedi ed autoblindi. Alla fine si raggiunge la trivella
dove vengono deposti dei fiori così come si è fatto alle lapidi di chi sesant'anni fa ha lasciato la sua vita per la libertà che oggi ci viene negata.
 

·         16/11/05. SCIOPERO GENERALE! 80 MILA!! Un'altra importante pagina di storia Valligiana. Allo sciopero generale della Valle di Susa l'adesione totale: non un negozio aperto, fabbriche vuote, chiuse scuole, banche, uffici postali, giornalai, benzinai, bar, insomma un intera comunità si è fermata ed scesa in strada a manifestare pacificamente. Il lungo corteo partito da Bussoleno per finire a Susa. Dopo i comizi concerto per tutto il pomeriggio. Arrivata la solidarietà da tutta Italia con comunicati o con la presenza di delegazioni. Ancora una volta la Valle di Susa chiede di essere ascoltata e mostra come dire NO TAV non sia questione di localismo! (Scarica il volantino ufficiale e quello dei comitati, scarica il comunicato stampa) Vedi le foto.
 

·         18/11/05. In modo provocatorio e in totale disprezzo per gli abitanti Valsusini, che 2 giorni prima erano scesi in piazza in massa, LTF spedisce le lettere di esproprio a 82 proprietari di terreni di Venaus per poter iniziare un tunnel esplorativo di 10 km. Il 30 è la data prefissata e naturalmente noi ci saremo.
 

·         19/11/05. Seconda passeggiata per denunciare la militarizzazione di Mompantero. Anche questa volta in 200, nonostante scorte e blindati, ci si riappropria della nostra montagna, anche questa volta si arriva alla trivella, la quale ha già riversato sulla terra liquidi velenosi e ha reso il terreno una fanghiglia piena di benzina e rifiuti.